La Regione taglia la sanità locale e latita sugli accordi Eni, le donne da Crocetta: spunta un altro tavolo permanente

 
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Gela. L’emergenza occupazionale ma anche lo stato attuale della sanità in città. L’incontro con Crocetta. Alla fine, la richiesta che è arrivata dalla delegazione del Coordinamento donne per il territorio è quella dell’istituzione di un nuovo, l’ennesimo, tavolo permanente. Un’istanza che la delegazione ha rivolto al presidente della Regione Rosario Crocetta, al termine di un incontro ufficiale. C’erano Luciana Carfì, Valeria Caci e Antonella Italiano, componenti del coordinamento istituito negli scorsi mesi. L’interesse della delegazione era quello di ottenere impegni ufficiali sul fronte delle bonifiche, anche se da tempo la vicenda viene comunque seguita non solo dall’amministrazione comunale, dai sindacati e dalla stessa Regione ma anche dai ministeri competenti. “Nella città in cui si continua a morire in silenzio a causa dei tumori e nella quale ad andarsene sono uomini e donne sempre più giovani – dicono le esponenti del coordinamento – è urgente la necessità di ripulire il territorio da ciò che negli anni è stato prodotto dall’industria. Il tema delle bonifiche e quindi della tutela della salute è stato affrontato parallelamente a quello della mancanza di lavoro che attanaglia la città”. Per le donne del coordinamento, inoltre, non è più possibile sopportare il declassamento delle strutture sanitarie del territorio, in realtà generata proprio dai tagli regionali. “E’ impensabile – spiegano – che in una città martoriata come la nostra, l’ospedale Vittorio Emanuele venga depotenziato e diversi reparti siano chiusi. La riapertura di malattie infettive e il potenziamento del pronto soccorso, oltre ad un’unità di oncologia aperta oltre l’orario consueto, sono tra i primi interventi che abbiamo preteso dal presidente Crocetta”.

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