Marijuana a Manfria, rimane libero un giovane operaio: respinto il ricorso

 
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Gela. Respinto il ricorso presentato dai magistrati della procura contro la mancata convalida dell’arresto dell’operaio ventisettenne Emilio Giarrizzo. Obbligo di firma solo nel fine settimana. E’ accusato di aver coltivato marijuana nella sua abitazione di Manfria. Furono i poliziotti del commissariato ad individuare il luogo nel quale veniva nascosta la droga. Il giudice delle indagini preliminari, però, non convalidò l’arresto del giovane. Giarrizzo, infatti, ammise che la marijuana era comunque destinata solo al consumo personale. Davanti al verdetto del gip, i magistrati della procura si sono rivolti ai giudici del tribunale del riesame di Caltanissetta che, però, hanno confermato la decisione. Già il legale di fiducia dell’indagato, l’avvocato Salvo Macrì, aveva comunque sottolineato come non ci fossero elementi per legare la marijuana trovata a Manfria con possibili attività di spaccio. Intanto, il ricorso presentato dalla stessa difesa è stato parzialmente accolto. Adesso, il ventisettenne sarà sottoposto all’obbligo di firma solo nel fine settimana. 

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