Messinese e D’Arma da Crocetta, risboccia “l’amore” politico tra giunta e presidente? L’assessore, “solo cortesia istituzionale”

 
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D'Arma è stato eletto vicepresidente della Consula

Gela. “Solo un dovere istituzionale. Indipendentemente dai rapporti personali che ci legano, Rosario Crocetta è pur sempre il presidente della Regione.

Così come lui ha bisogni di noi, anche l’amministrazione comunale ha bisogno di interfacciarsi con riferimenti regionali per poi portare avanti i progetti a livello locale”.

L’asse giunta-Crocetta? Per l’assessore Rocco D’Arma, presente ieri sera a “Villa Dorica” insieme al sindaco Domenico Messinese durante l’intervento dell’ex primo cittadino Rosario Crocetta, non c’è un possibile asse politico tra la stessa giunta e il presidente. “Come si fa a non partecipare ad un evento che annovera la massima carica istituzionale della Regione? – continua D’Arma – io e gli altri esponenti della giunta cerchiamo spesso un dialogo con il presidente della Regione proprio per avere ragguagli sui progetti che riguardano la città. E’ un approccio che avremmo tenuto anche se si fosse trattato di un altro presidente. Altrimenti, a chi dovremmo rivolgerci?”. Alla presentazione della candidatura di Angelo Zappietro nella lista per l’assemblea nazionale del Pd, a supporto di Michele Emiliano, c’erano proprio D’Arma e il sindaco Domenico Messinese. Al di là degli inevitabili distinguo, non è da escludere che il rapporto politico, almeno tra il sindaco e il presidente che ritenterà la carta di Palazzo D’Orleans, possa avere ulteriori sviluppi. Messinese e D’Arma hanno assistito per intero all’intervento di Crocetta sul prato di “Villa Dorica”. Allo stesso tempo, i responsabili locali di Sviluppo Democratico, il movimento voluto dai fedelissimi del sindaco, hanno più volte ribadito di essere aperti al dialogo con ogni forza politica del territorio. Non c’erano, invece, gli altri esponenti della giunta, a cominciare dal vicesindaco Simone Siciliano che, in più occasioni, non ha mancato di lanciare frecciate in direzione della presidenza della Regione, a cominciare dal caso Eni.  

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