Nei siti archeologici niente eventi, saltano quelli alle mura e al museo: l’anfiteatro tra le erbacce

 
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Gela. Gli eventi dell’estate gelese ignorano i siti archeologici. I sei spettacoli che si sarebbero dovuti tenere alle Mura archeologiche di Caposoprano sono stati dirottati altrove. Niente eventi nei siti archeologici. Una decisione improvvisa che ha spiazzato anche chi ha dovuto stilare il calendario delle manifestazioni voluto dall’assessore allo spettacolo, Eugenio Catania. Così tra i numerosi errori figurano anche le indicazioni errate delle location. Cancellata anche la programmazione di promozione del museo archeologico, con il suo parco delle rimembranze caratterizzato dalla colonna Dorica, e dal piccolo ma funzionale anfiteatro. Quest’ultimo è letteralmente ricoperto dalle erbacce. Stasera, tanto per cambiare, il concerto della band di musica jazz Euphoria è stato dirottato tra i viali della villa comunale “Giuseppe Garibaldi”. “La Regione ha tagliato le spese – ammette Ennio Turco, direttore del Parco archeologico regionale – Gli spettacoli promossi dall’amministrazione comunale avrebbero potuto risolvere la questione. Alla fine si parla solo di erbacce e non di un vero e proprio degrado. Avevo autorizzato sei spettacoli all’interno delle Mura di Caposoprano ma l’assessore Catania quando ha visto le disposizioni da osservare ha parlato di ostruzionismo, dirottando gli spettacoli in altri siti all’interno del perimetro urbano”. Ieri erano intervenuti sulla vicenda, usando parole critiche, anche i consiglieri comunali Giuseppe Ventura e Carmelo Casano, entrambi ex assessori dell’ormai ex giunta capeggiata da Angelo Fasulo. “Abbiamo preferito ignorare i siti archeologici perché hanno preteso una serie di servizi – replica Eugenio Catania – Ad ogni spettacolo avremmo dovuto garantire l’assicurazione, la vigilanza continua, la presenza dei vigili del fuoco e di un’ambulanza, di 4 bagnotti chimici e uno riservato ai disabili, oltre al costo di montaggio del palco e del service elettrico. Sono spese esagerate per realizzare questi eventi. Ecco perché abbiamo deciso di puntare ai siti del Comune. L’Ente parco deve fare la sua parte noi, come amministrazione comunale, preferiamo investire le risorse direttamente sugli eventi invece che andare ad implementare una struttura per organizzare due tre appuntamenti all’interno delle mura archeologiche. Se ci sarà la disponibilità da parte del Parco saremo pronti ad effettuare tutte le manifestazioni”. E pensare che l’unico investimento finora effettuato con i 32 milioni di euro delle opere di compensazione del protocollo Eni ha riguardato il museo archeologico.

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