Ricordato il maresciallo D’Immè, fu ucciso in Lombardia da due rapinatori

 
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La celebrazione in onore di D'Immè

Gela. Questa mattina i carabinieri del reparto territoriale, in occasione del 26° anniversario della morte, hanno commemorato il sacrificio del maresciallo ordinario Medaglia d’Oro al Valore Militare “alla memoria” Sebastiano D’Immè, ucciso in un conflitto a fuoco da due malviventi che avevano appena messo a segno una rapina. Il 6 luglio 1996, nel corso di un servizio antirapina, D’Immè, in forza al Nucleo Operativo del Gruppo Carabinieri di Como, intercettava, a Locate Varesino, due pericolosi pregiudicati, armati di kalashnikov, che viaggiavano a bordo di una Fiat Croma di provenienza furtiva. Intuendo che i due, accortisi della sua presenza si sarebbero dati alla fuga, li affrontava con coraggio e determinazione. Nel violento conflitto a fuoco purtroppo veniva gravemente ferito e decedeva il giorno successivo all’Ospedale di Varese. Il 18 maggio 1998 gli è stata conferita, alla memoria, la Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione: “Addetto a nucleo operativo di Comando Provinciale, nel corso di predisposto servizio antirapina svolto unitamente a parigrado, intercettava due pericolosi pregiudicati a bordo di un’autovettura di provenienza furtiva. Percependo che gli stessi, avvedutisi di essere stati individuati, potessero sottrarsi al successivo controllo già predisposto con il concorso di personale di rinforzo, non esitava ad affrontare i malviventi, venendo però fatto segno a violenta azione di fuoco. Benché colpito in più parti del corpo, con eccezionale coraggio e non comune determinazione, replicava con l’arma in dotazione finché si accasciava esanime al suolo. Fulgido esempio di elette virtù militari e di altissimo senso del dovere, spinto fino all’estremo sacrificio”.

Presso la Chiesa S. Giovanni Evangelista di Macchitella, il Cappellano Militare del Comando Interregionale Carabinieri “Culquaber” Don Rosario Scibilia e il Parroco Don Giuseppe Siracusa hanno celebrato una Santa Messa di suffragio, alla quale hanno preso parte i familiari di Sebastiano: la madre, i fratelli ed una giovanissima nipote di Sebastiano. Presenti i rappresentanti delle forze di polizia e le istituzioni locali. C’erano il dottor Fernando Asaro, Procuratore Capo, il colonnello Vincenzo Pascale Comandante provinciale dei Carabinieri di Caltanissetta, il Tenente Danilo Landolfi, Comandante del Norm del Reparto Territoriale dei Carabinieri di Gela, la cui caserma, dal 2010, è intitolata proprio a D’Immè, il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito, l’assessore Danilo Giordano, i Carabinieri delle Stazioni di Riesi, Mazzarino, Butera, Niscemi e Gela, i Carabinieri in congedo dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Gela, i rappresentanti dell’associazione nazionale del Nastro Azzurro e l’associazione appartenenti alla Polizia di Stato in congedo. La semplice ma toccante cerimonia si è conclusa nel locale cimitero, sulle note del silenzio intonate da un trombettiere della fanfara del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”, dinanzi il monumento funebre dove riposano le spoglie mortali dell’eroe.

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