Ritirati i debiti fuori bilancio, vanno riallineati: i 5 Stelle contro Messinese, “si deve dimettere!”

 
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Gela. Niente debiti fuori bilancio e, alla fine della seduta, niente numero legale. I debiti ritirati. Il consiglio comunale è stato aggiornato a domani sera. Intanto, la mancata approvazione, almeno fino ad ora, del bilancio di previsione 2015 fa slittare la discussione su circa venti debiti rimasti ancora all’ordine del giorno. Se ne riparlerà a fine mese. Lo stesso assessore Fabrizio Morello, dopo la presentazione di un atto d’indirizzo a firma Salvatore Scerra, ha deciso di ritirare gli atti di modo da poterli riproporre con impegni finanziari legati al 2016 e non più al 2015. Non sono mancati i momenti di aspro confronto soprattutto tra l’indipendente Carmelo Casano e i tecnici presenti in aula, dal segretario generale Pietro Amorosia al dirigente al bilancio Alberto Depetro passando per il presidente del collegio dei revisori Assunta Cattuto. Tutto si è incentrato intorno all’opportunità di votare debiti fuori bilancio comunque coperti da impegni finanziari relativi al 2015. Mentre Casano ha rilanciato l’ombra della Corte dei Conti nel caso di un eventuale errore di valutazione, anche i consiglieri comunali Giovanni Panebianco, Angela Di Modica e Angelo Amato hanno sollevato dubbi intorno alla possibilità di votarli. Il grillino, a nome del gruppo consiliare dei 5 stelle, ha addirittura chiesto le dimissioni del dirigente Alberto Depetro. Il democratico Salvatore Gallo, invece, ha chiesto che si andasse al voto, non trascurando però le eventuali responsabilità da attribuire all’attuale amministrazione comunale. Il capogruppo Pd Vincenzo Cirignotta e quello della lista Musumeci Vincenzo Cascino hanno escluso eventuali conseguenze, chiedendo che si passasse al voto. Voto che, alla fine, non si è tenuto. Sia il dirigente Alberto Depetro che il presidente dei revisori Assunta Cattuto hanno sottolineato come non sia possibile, senza un riallineamento al 2016, assumere impegni finanziari per il 2015. Quindi, atti ritirati in attesa di essere ridefiniti.

I cinquestelle continuano a chiedere le dimissioni di Messinese. Salvatore Gallo del Pd ha comunque attaccato sia l’amministrazione comunale, accusata di aver effettuato spese eccessive rispetto a quelle consentite dalle norme in assenza di un bilancio di previsione, sia il gruppo consiliare grillino. La risposta dei cinquestelle è arrivata con il capogruppo Vincenzo Giudice che prima ha rigettato le frecciate di Gallo, “noi abbiamo subito preso le distanze – ha detto – da un’amministrazione che non condividiamo a differenza di ciò che hanno fatto in passato altri”, per poi ribadire la linea del gruppo, “il sindaco dovrebbe dimettersi – ha detto – se fosse stato in aula, gli avremmo ufficialmente chiesto di farsi da parte”. Che il feeling politico tra consiglieri grillini e giunta sia oramai un lontano ricordo elettorale è stato dimostrato anche dall’assessore Fabrizio Morello. L’esponente della giunta Messinese ha difeso l’operato del dirigente Alberto Depetro del quale, solo pochi minuti prima, il consigliere a cinquestelle Amato aveva chiesto la “testa”. E’ stato il consigliere del Polo Civico Guido Siragusa, invece, ad invocare l’arrivo in aula, prima possibile, del bilancio di previsione 2015. Mentre si passava alla discussione sull’atto di riaccertamento dei residui attivi e passivi, praticamente tutti i consiglieri del gruppo di centro sinistra hanno scelto di lasciare l’aula. Caduto il numero legale, si ritornerà tra i banchi domani sera.   

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