“Sblocca royalties”, nella maratona notturna all’Ars approvato l’emendamento

 
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Gela. Nella lunghissima notte dell’Assemblea regionale, intorno alle tre, è arrivato il voto favorevole dell’aula all’emendamento “sblocca royalties”. È stato direttamente il governo Schifani, in aula, a farsi garante della norma nella discussione sulla finanziaria regionale, che si è protratta per ore ed è proseguita appunto in nottata, con i maxi emendamenti. Il provvedimento, tenuto a battesimo dall’assessore all’economia Marco Falcone, e che ha trovato il supporto anche nella fase preliminare all’aula del gruppo forzista (a partire dal parlamentare azzurro Michele Mancuso), potrebbe essere un primo passo nel tentativo di riequilibrare i conti del municipio, tartassati da una crisi finanziaria ancora di entità non così definita. Per settimane, la giunta comunale e il sindaco Lucio Greco hanno cercato di imbastire un dialogo con Palermo, proprio per giocarsi la carta delle royalties estrattive. L’emendamento varato stabilisce che “i limiti generali di utilizzo contenuti nell’articolo 13 comma quarto della legge regionale 15 maggio 2013 n.9 e successive modifiche si applicano a decorrere dal 2024”. In sostanza, ci sarà una minore rigidità di destinazione e i fondi estrattivi potranno essere destinati, “sino a quella data”, “anche per le spese investimenti afferenti ad interventi di protezione sanitaria, di miglioramento delle condizioni ambientali e di decoro urbano e per il potenziamento e miglioramento delle infrastrutture del territorio e per la progettazione”.

Nella corsa notturna agli emendamenti, il governo non ha avuto troppi problemi ad ottenere il voto favorevole dell’aula anche per lo “sblocca royalties”, che sarà a questo punto oggetto di approfondita disamina da parte dell’amministrazione comunale e dei consulenti che stanno analizzando i numeri del municipio. Negli scorsi giorni, il presidente Schifani ha contattato l’avvocato Greco per rassicurarlo sull’approdo della variazione in aula all’Ars. Così è stato, come avevano già confermato l’assessore Falcone e il parlamentare Mancuso. I fondi royalties forse non saranno decisivi nella copertura di un indebitamento comunale che pare essere consistente ma l’amministrazione ha bisogno di disponibilità finanziarie e l’emendamento è stato ispirato ad una maggiore flessibilità nell’uso di ciò che il municipio incassa dalle società del settore estrattivo.

1 commento

  1. Veramente bisognerebbe parlare dell’ABUSO e non dell’uso.
    I soldi sono sempre stati usati per organizzare feste e festini affidati agli amici e agli amici degli amici , e così avere un ritorno elettorale, inoltre sono stati usati per spartire soldi come premio per obiettivi mai raggiunti, se è vero come è vero che la Città fa’ SCHIFO. In passato non è che sia stata BELLA, ma mai ha fatto SCHIFO come oggi.
    Pulizia all’anno zero con aumento della Tari illegittima, perché i soldi non vengono spesi per svolgere il servizio ottimale di pulizia, strade tutte scassate, centinaia di migliaia di euro spesi in CONTENZIOSI, finanziamenti persi da questi scienziati della MALA POLITICA, a cominciare dall’ex vice Sindaco Terenziano di Stefano, e potrei continua all’infinito.
    Bisognerebbe portare a processo tutti gli amministratori e dirigenti degli ultimi 20 Anni per avere dilapidato centinaia di MILINIONI di EURO.
    Firmato Peppe Migliore ex vice Commissario diventera’ bellissima

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