Secondo tratto lungomare, attesa per la chiusura dell’iter: ultimi adeguamenti del progetto

 
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Gela. E’ tra gli obiettivi strategici dell’amministrazione comunale, nonostante le tante difficoltà sostenute negli ultimi due anni, segnati da una piena crisi finanziaria del municipio, sfociata poi nel dissesto. Il progetto del secondo tratto del lungomare Federico II di Svevia, finanziato con il programma “Rigenerazione urbana”, per un totale di circa quattro milioni e mezzo di euro, va in direzione del completamento. La chiusura della conferenza di servizi è stata rinviata di quarantacinque giorni. Il termine dovrebbe permettere di adattare il progetto esecutivo alle indicazioni tecniche e alle prescrizioni, poste dagli enti competenti. Alcuni non hanno risposto entro le date fissate e di conseguenza scatta l’assenso senza condizioni. Il progettista dovrebbe trasmettere l’intero elaborato, adattato alle indicazioni pervenute e al nuovo prezziario regionale, non oltre trenta giorni. Di recente, il sindaco Lucio Greco e l’assessore Romina Morselli hanno confermato che l’attenzione degli uffici è concentrata proprio sul progetto del secondo tratto del lungomare. Il finanziamento venne attivato dopo che in precedenza c’era stato il taglio deciso invece dalla Regione, rispetto al programma del “Patto per il Sud”. La stessa amministrazione comunale deve adempiere ad alcune condizioni tecniche che vanno definite con i titolari delle concessioni demaniali. E’ probabile che sia formalizzato un atto di indirizzo della giunta, proprio in tal senso. Lo scorso anno, la Regione stanziò fondi, per circa un milione di euro, che serviranno per la demolizione degli ex lidi ormai in disuso. Rientrano infatti nelle aree del progetto.

Si dovranno rispettare alcuni parametri per la tutela della flora. I rapporti con il demanio dovrebbero far parte dell’ultimo punto prima di concludere una procedura molto complessa. Sindaco e assessore vorrebbero avere in mano gli atti definitivi per arrivare alla gara, prima della conclusione dell’esperienza a Palazzo di Città. I lavori del secondo tratto andrebbero ad assicurare continuità nella riqualificazione e si dovrebbero affiancare a quelli per l’ex dogana, ormai pericolante.

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