Sparita nel nulla a 22 anni, l’ex marito accusato d’omicidio: per la difesa Scudera è innocente

 
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Vincenzo Scudera è stato condannato in via definitiva per l'omicidio dell'ex moglie

Gela. Rosaria Palmieri sparì nel nulla nel 1987. La difesa contro la richiesta d’ergastolo. Ad anni di distanza da quella vicenda, le manette scattarono per l’ex marito, il bracciante cinquatasettenne Vincenzo Scudera che, intanto, aveva lasciato la città per trasferirsi nelle Marche. Venne accusato di averla uccisa e di aver fatto sparire anche i resti dell’allora ventiduenne. La scorsa settimana, davanti ai giudici della Corte d’assise di Caltanissetta, il pubblico ministero Antonio D’Antona ha chiesto la condanna all’ergastolo per lo stesso imputato, detenuto ininterrottamente dal momento del suo arresto effettuato dai carabinieri del reparto territoriale e dai loro colleghi di Pesaro nell’estate di due anni fa. Sempre davanti ai giudici nisseni, invece, è stato il legale di difesa dell’uomo, l’avvocato Flavio Sinatra, a ricostruire l’intera vicenda e a sostenere l’innocenza del suo assistito. Il legale, per almeno quattro ore, ha ribattuto alle contestazioni mosse dai magistrati della procura, sottolineando come non sussistano concreti elementi di prova per collegare la sparizione della Palmieri all’eventuale azione dello stesso Scudera. Stando alle accuse, invece, l’imputato avrebbe deciso di uccidere la giovane moglie che, intanto, era venuta a conoscenza di una sua relazione extraconiugale con la cugina. Lo stesso difensore proseguirà il suo intervento anche la prossima settimana, all’udienza fissata per il 27 gennaio. 

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