Un operaio si masturbava guardando la vicina di casa? La donna accusa: “Era insopportabile, lo faceva quasi ogni mattina in balcone”

 
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Gela. “Ho dovuto sopportare anche un lungo periodo di depressione dopo quanto accaduto”.


“Mi guardava continuamente”. “In aula, davanti al giudice Antonio Fiorenza, ha parlato la donna che sarebbe finita al centro delle presunte attenzioni morbose di un anziano operaio, suo vicino di casa. “Ogni mattina era nel suo balcone e mi guardava continuamente – ha spiegato la donna – poi, metteva le mani sulle sue parti intime. Lo faceva in continuazione. Spesso, lo vedevo sotto la mia abitazione e continuava a fissarmi”. L’operaio deve rispondere delle presunte molestie. La donna, invece, si è costituita parte civile con l’avvocato Francesco Enia. “Ho rinunciato ad uscire in balcone – ha proseguito – era insopportabile”. A respingere le accuse, invece, è stato proprio l’uomo finito al centro del caso, difeso dall’avvocato Vittorio Giardino, che ha prodotto una serie di fotografie della zona. “Io ho sempre lavorato, spesso anche fuori dalla Sicilia – ha spiegato – da quindici anni, nel balcone di casa mia c’è una tenda da sole che copre l’intera visuale. Come avrebbe fatto a vedermi? E’ assurdo”. Due posizioni contrastanti e sarà il giudice Fiorenza a valutare l’accaduto.

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