“Argo-Cassiopea”, tavolo prescrizioni può partire a settembre: è atteso da tempo

 
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Gela. I lavori del progetto per il gas “Argo-Cassiopea” sono in corso e in una fase assai avanzata. Si tratta dell’investimento maggiore tra quelli ricompresi nel protocollo di intesa di nove anni fa. Le autorizzazioni comunali rilasciate ad Enimed prevedono delle precise prescrizioni, anzitutto finalizzate alla tenuta ambientale delle aree vincolate lungo le quali ricade una parte degli interventi. Ad oggi, non è mai partito il tavolo per vagliare l’attuazione delle misure previste nei provvedimenti rilasciati dal municipio. Non è stato formalizzato neanche il relativo protocollo. Dalla multinazionale hanno sempre fatto sapere di essere pronti al confronto sugli interventi da attuare. Settembre potrebbe essere l’approdo di un percorso diventato più lungo e accidentato del previsto. Emilio Giudice, responsabile della Riserva Biviere, più volte ha chiesto pubblicamente un’accelerazione per iniziare il vaglio minuzioso delle misure che Enimed dovrà garantire. Il dirigente comunale Antonino Collura, negli scorsi mesi, ha avuto interlocuzioni informali con Giudice. “Abbiamo stilato l’elenco di tutti i soggetti da convocare – precisa – un tavolo fine a sé stesso non serve a nulla. Bisogna dare una direzione precisa rispetto agli impegni da assumere. Ritengo che a settembre potrà esserci la convocazione”. Giudice, anche nei pareri rilasciati prima della firma delle autorizzazioni comunali, ha ribadito la necessità di attuare in pieno le tante prescrizioni previste.

Spiegò che si sarebbe dovuto procedere prima dell’avvio dei lavori per i campi estrattivi “Argo-Cassiopea”. I cantieri sono partiti ma le prescrizioni dovranno essere attuate, secondo una precisa tempistica. L’investimento sul gas è considerato tra i più importanti nel panorama nazionale e servirà a rafforzare la dotazione. Attraverso la base a terra, il gas estratto lungo la costa locale sarà convogliato nella rete nazionale. I prossimi mesi potrebbero diventare un importante valico non solo per iniziare a valutare l’attuazione delle prescrizioni ambientali ma inoltre per avere risposte istituzionali concrete sulle royalties estrattive che Palazzo di Città e gli altri Comuni costieri rivendicano.

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