Di Cristina scarica Crocetta e tira la volata all’Ars ad Arancio, “il Pd deve compattarsi sul suo nome”: la sfiducia è un lontano ricordo

 
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Peppe Di Cristina, Giuseppe Gallè e Giuseppe Arancio

Gela. Dopo la direzione regionale di ieri, anche i dem locali mettono da parte l’esperienza del crocettismo militante.


“Arancio sarà il nostro candidato all’Ars”. L’ex sindaco, che non ha ancora del tutto mollato la carta di una ricandidatura alla guida della Regione, sembra destinato a far spazio all’attuale presidente del Senato Pietro Grasso o, comunque, ad un nuovo possibile faro che coalizzi il centrosinistra. “La direzione regionale – dice il segretario cittadino del Pd Peppe Di Cristina – è stata piuttosto chiara. C’è una personalità come Grasso che può garantire compattezza all’intera coalizione”. Quella compattezza politica che Di Cristina sta cercando di raggiungere intorno alla ricandidatura all’Ars del deputato uscente Giuseppe Arancio, “sponsor” della prima ora proprio della sua segretaria. “Credo che il candidato all’Ars per il Pd locale sarà Giuseppe Arancio – dice ancora Di Cristina – dobbiamo superare la conflittualità interna e i contrasti che hanno sempre condizionato questo partito. La direzione locale verrà convocata per fine mese, ma vogliamo anche parlare con le altre forze del centrosinistra e con la città”. Intanto, oltre a mettere da parte Crocetta, Di Cristina sembra intenzionato a riporre in soffitta anche la sfiducia al sindaco Domenico Messinese. “Non riesco a capire perché si debba utilizzare una sfiducia solo strumentale che, al momento, non ha neanche i numeri per arrivare in aula – conclude – l’alternativa la deve costruire il centrosinistra e non lo può fare affidando la città ad un commissario regionale per un periodo comunque piuttosto lungo”. Nel Pd locale, più che la corsa alla sfiducia, sembra già partita quella verso le regionali.

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