False fatture per evadere il fisco e società intestate a prestanome: c’è anche un commercialista a giudizio

 
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Gela. Un vasto giro di presunte false fatturazioni e imposte non versate. Giudizio anche per i presunti prestanome. Dietro a quello che i magistrati della procura e i militari della guardia di finanza hanno ritenuto un meccanismo consolidato nel corso del tempo, ci sarebbe un commercialista. Il professionista è finito sotto processo insieme a tre presunti prestanome che sarebbero stati utilizzati nel tentativo di evitare controlli e accertamenti. I quattro, difesi dagli avvocati Maurizio Scicolone, Vittorio Giardino e Mariella Giordano, negli scorsi mesi, vennero rinviati a giudizio dal gup del tribunale. In base alle accuse, il commercialista avrebbe ideato un sistema finalizzato ad eludere il fisco attraverso la costituzione di diverse società, intestate proprio a semplici prestanome. Il professionista, già in fase d’indagini, respinse le accuse. In base alla sua versione, l’unico collegamento con le società finite al centro degli approfondimenti investigativi sarebbe sorto a seguito di consulenze condotte su richiesta dei propri clienti. I quattro imputati ritorneranno in aula il prossimo 19 gennaio.

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