I soldi del Patto per la Sicilia, i progetti del Comune vanno adeguati: Torrenti, “ma non erano già esecutivi?”

 
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Gela. I progetti comunali da far finanziare con il Patto per la Sicilia sono un caso, soprattutto politico.

I progetti da adattare. La giunta sta cercando di accelerare i tempi, in vista della chiusura dei procedimenti, tanto da aver già assegnato gli incarichi agli originari progettisti. Affidamenti diretti, per cifre inferiori ai quarantamila euro, destinati ad adattare i progetti alla normativa attuale. Una mossa che non convince il consigliere comunale indipendente Antonio Torrenti. “Diversi mesi fa – spiega – il sindaco dichiarò che i progetti erano già pronti ed esecutivi. Oggi, invece, veniamo a sapere che è necessario assegnare gli incarichi ai progettisti esterni per adeguare tutto. A questo punto, mi chiedo dove stia la verità”. Tra i lavori da finanziare ci sono quelli di riqualificazione di via Ventura, via Tevere, Porta Vittoria, della zona nord nei pressi del museo archeologico e di via Cairoli. “Vorrei capire, inoltre – conclude Torrenti – come mai non si faccia più riferimento agli undici milioni di euro che Eni ha versato alla Regione come compensazioni minerarie e che spettano alla città. Da Palermo, non sono mai arrivati. A questo punto, bisognerebbe chiamare in causa l’azienda e chiedere quale sia la posizione davanti a quello che sembra un vero e proprio scippo”.  Anas, incidenti,

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