Il belvedere di piazza Mattei non esce dal piano delle alienazioni…e adesso? “Non vogliamo favorire i privati”

 
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Gela. L’area del belvedere di piazza Mattei non esce dal piano della alienazioni.

L’emendamento è passato. Ieri sera, in consiglio comunale, è passato l’emendamento presentato dai componenti della commissione urbanistica, presieduta da Cristian Malluzzo e composta da Vincenzo Cascino, Guido Siragusa, Antonino Biundo e Salvatore Gallo. I consiglieri, infatti, hanno nettamente contestato il metodo utilizzato dalla giunta del sindaco Domenico Messinese che ha scelto di riacquisire quell’area, avviando i lavori di realizzazione di un memoriale in onore delle vittime di mafia. L’ex gestore della stazione di servizio demolita negli scorsi mesi, però, ha ottenuto verdetti favorevoli dai giudici del Tribunale amministrativo di Palermo. In sostanza, l’area del belvedere, così come altre inserite nel piano di alienazioni, doveva essere messa a bando, con l’obiettivo di assegnarne la gestione a privati che presentassero progetti convincenti. Una decisione, già negli scorsi anni ratificata dal consiglio comunale. “Sia chiaro per tutti – spiega Guido Siragusa componente della commissione urbanistica – l’emendamento che abbiamo presentato, votato favorevolmente in aula, non ha l’obiettivo di assecondare i progetti di un privato, chiunque esso sia. Non lo abbiamo proposto per favorire l’ex gestore della stazione di servizio o altri. L’emendamento nasce dalla necessità di far rispettare il volere del consiglio comunale. L’aula aveva votato a favore dell’avvio di una procedura di scelta di progetti privati da realizzare nell’area del belvedere. La giunta non può arrogarsi il diritto di cancellare un verdetto dell’aula. Invece, eliminando il belvedere dal piano delle alienazioni si è messa in contrapposizione. Tutto questo non era ammissibile”. Adesso, bisognerà capire quali saranno le prossime mosse dell’amministrazione comunale. Nell’area del belvedere, infatti, i lavori sono già da tempi iniziati, con l’obiettivo di aprirla alla città.

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