La spaccatura dopo l’assemblea, nel Pd si tenta di evitare lo strappo: Arancio, “bisognava parlare nelle sedi opportune”

 
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Gela. Il rischio, concreto, è quello di trovarsi davanti a nuove “fazioni” interne al Pd locale. L’assemblea di venerdì scorso ha creato un’evidente spaccatura tra il gruppo consiliare e la dirigenza locale.

“Il ruolo dei consiglieri non viene sminuito”. I consiglieri Vincenzo Cirignotta, Romina Morselli e Salvatore Gallo hanno parlato di “autoreferenzialità” e di assenza di scelte condivise. Nel mirino delle critiche, ci sono soprattutto i “senatori” del partito, che avrebbero ancora un peso notevole sulle scelte della segreteria. Insomma, Lillo Speziale e Miguel Donegani continuerebbero a tracciare la linea politica del partito. Le distanze potranno essere colmate? “Con il dialogo, tutto è possibile – spiega il deputato regionale Giuseppe Arancio – di certo, i consiglieri avrebbero potuto esternare queste loro perplessità direttamente in assemblea, è quello il luogo deputato. Non credo che il loro ruolo venga sminuito. Sono, spesso e meritatamente, al centro dei riflettori e per noi rappresentano un valore in più. Onestamente, non avevo intuito questo malessere”. Mentre il segretario cittadino Peppe Di Cristina preferisce non rilasciare dichiarazioni ufficiali, il presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia cerca di smorzare i toni della polemica. “Di certo, parlerò con tutti i consiglieri comunali del partito – conclude – credo proprio che alla base di tutto ci siano state incomprensioni che, con il dialogo, si possono superare”. 

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