Mezzo chilo di marijuana nello stabile di Scavone, Di Fede si difende davanti al giudice

 
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Gela. I magistrati della procura hanno chiesto la conferma della custodia cautelare in carcere per il ventiquattrenne Alessandro Di Fede. Sentito a Balate. Il giovane, negli scorsi giorni, è stato arrestato dagli agenti di polizia del commissariato. In uno dei vani dello stabile di contrada Scavone nel quale vive, è stato trovato quasi mezzo chilo di marijuana. Gli investigatori ritengono che la droga venisse spacciata proprio da Di Fede, nonostante fosse ristretto agli arresti domiciliari. Avrebbe utilizzato anche il paniere di casa per piazzare la droga ai clienti. Il giovane ha risposto alle domande formulate dal giudice delle indagini preliminari Veronica Vaccaro. L’interrogatorio di garanzia si è tenuto nel carcere di Balate. Il ventiquattrenne ha ammesso di aver avuto a disposizione modiche quantità di marijuana ma solo per uso personale. La droga trovata in un vano ascensore dello stabile, invece, non sarebbe mai stata nella sua disponibilità. Una linea sostenuta anche dal legale di difesa, l’avvocato Salvo Macrì che ha comunque chiesto una misura diversa da quella della detenzione in carcere. Per i magistrati della procura, Di Fede deve rimanere in carcere. 

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