“Non si parta dai candidati”, Idee e Partecipazione: “Temi e tavoli per il programma”

 
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Emanuele Antonuzzo

Gela. Sembrava che l’agorà politica potesse già avere un volto ben definito, ad iniziare da quello del candidato a sindaco. Negli ultimi giorni, però, il meccanismo non sembra rispondere per come dovrebbe. Si attendono riscontri principalmente dal Partito Democratico e non tutti i pezzi della coalizione in corso di strutturazione sono così convinti davanti alla stasi. Il gruppo di “Idee e Partecipazione” si è spesso fatto portatore di proposte per una piattaforma programmatica e politica rivolta alla città. Emanuele Antonuzzo non ha mai nascosto che prima serva un quadro ben delineato, senza farsi trascinare dalla corsa ai nomi dei candidati. Gli esponenti che si rivedono nel movimento (che ha come punti di contatto politici anche le esperienze di Maurizio Caserta a Catania e di Giovanni Ruvolo a Caltanissetta) si sono incontrati negli scorsi giorni. “Partire della corsa ai nomi dei candidati a sindaco in pectore, forse anche più che in pectore, sta invertendo l’ordine politico del nobile progetto che l’onorevole Nuccio Di Paola sta cercando di tenere in piedi. Per di più – spiegano – in presenza di chi candidato sindaco si considera da diverso tempo. Donegani ha ancora qualche giorno fa dichiarato che considera il suo progetto prioritario, quasi a prescindere da ogni altra soluzione”. Antonuzzo e gli altri professionisti e formatori che si rivedono in “Idee e Partecipazione” (tra gli altri il medico Fortunato Ferracane già vicesindaco e l’avvocato Rosario Giordano), prendono spunto invece da un presupposto differente. “Esprimiamo perplessità sul metodo che si sta attuando per definire la sintesi che dovrebbe portare a un candidato sindaco condiviso da una vasta coalizione. Per ultimo gli inconsistenti criteri proposti per arrivare alla scelta. Proponiamo anzitutto di trovare la convergenza su una coalizione “per Gela” di stampo progressista, autonomista e liberale, sottoscrivendo un impegno comune. L’auspicio – aggiungono – è che il Movimento cinquestelle, a cui è stata giustamente riconosciuta la regia istituzionale del progetto, faccia sintesi politica con a centro la diffusa istanza civica che partecipa all’agorà, in asse con una lista cerniera espressione di diverse sensibilità sociali e civiche e l’esperienza di “Una Buona Idea” e “Civico Lab”. Ai partiti con riferimento nazionale, Pd e Italia Viva, si chiede un alto senso di responsabilità e un importante contributo politico. In particolare, il Pd locale dia un segnale di servizio anche con il ruolo di gregario. Importanti contributi, infine, possono venire dai riferimenti locali del movimento di Cateno De Luca e dal gruppo che fa capo a Pino Federico”.

Con un perimetro più netto e politicamente delineato, ci sarebbero quindi tutti i presupposti per darsi un candidato comune e per sviluppare il programma. “Definire la coalizione porterebbe a trovare immediatamente il candidato di garanzia del progetto, di modo da iniziare dalla prossima settimana a programmare i tavoli del governo della città. Sul punto avanziamo quattro macro-aree di azione amministrativa. Il riordino finanziario e organizzativo del municipio; la rivalutazione del territorio urbano, con particolare attenzione ai quartieri e alla mobilità interna; i poli di sviluppo economico alternativi, nuove energie e servizi alla città; la promozione della formazione tecnica superiore, universitaria e di eccellenza – dicono ancora – fare e fare rapidamente e bene, se vogliamo recuperare l’attenzione dei cittadini. Lo dobbiamo alla città, contro le presunte alternative eterodirette da esponenti di altri Comuni”. Il movimento infine considera essenziale un approccio dal basso e diretto, a partire dalla costruzione di una lista. “Saremo presenti alla prossima competizione elettorale, con una seria progettualità politica per la città, partendo dal basso con la candidatura al consiglio comunale. Ci si augura che tanti altri lo facciano”.

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