“Opposizione? C’è chi ha solo preso la presenza”, Una Buona Idea: “Farruggia sbaglia”

 
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I consiglieri di "Una Buona Idea" Rosario Faraci e Davide Sincero (immagini di repertorio)

Gela. “Il consigliere Virginia Farruggia dovrebbe chiedersi come mai il drappello di opposizione, ieri sera in aula, fosse quasi del tutto assente. La vicinanza agli esercenti colpiti dalle misure restrittive non si dà solo con i post sui social”. I consiglieri di “Una Buona Idea” Davide Sincero e Rosario Faraci escludono che gli atti portati dall’amministrazione comunale, i due pef e la Tari 2021, siano passati per la presenza in aula dei consiglieri di minoranza, come invece ha sostenuto la grillina. “La cosa più importante e che ci consola è l’ammissione del consigliere cinquestelle che dice senza giri di parole che questa misura viene incontro alle categorie che più hanno subito la pandemia, misura che prevede quasi il totale abbattimento del tributo Tari. Però di contro non capiamo la polemica. La maggioranza si assume l’onere di votare un atto che ha come fine quello di prevedere l’esenzione per gli esercenti – dicono Sincero e Faraci – e viene accusata di aver utilizzato uno strumento, ossia la modalità mista, prevista dal regolamento? La collega dovrebbe invece chiedere conto a quei consiglieri, con i quali ha iniziato un nuovo percorso politico, che hanno abbandonato l’aula subito dopo aver preso la presenza. Dovrebbe chiedersi come mai il drappello di opposizione, spesso compatto, nonostante mi auguro le diverse visioni politiche, abbia disertato la seduta, visto che era finalizzata a riconoscere l’esenzione per gli esercenti”.

I consiglieri di “Una Buona Idea” sono stati tra i primi, in maggioranza, a chiedere provvedimenti in favore delle categorie commerciali colpite dalle restrizioni. “Ci assumiamo l’impegno di fare da pungolo con l’amministrazione, che con il sindaco ha già dato ampia disponibilità. Magari, dopo l’approvazione del bilancio di previsione, si potranno trovare le risorse per azzerare eventuali rincari per le utenze non domestiche. La città – concludono – deve sapere che esiste una parte della politica che decide di restare e metterci la faccia con tutte le conseguenze che potranno avvenire e un’altra che fugge dopo aver dato la propria presenza, abbandonando i propri concittadini”.

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