Presunte molestie ad una lavoratrice Rmi, chiesta la condanna di Fava

 
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Gela. Per i magistrati della procura le accuse di molestie sessuali nei confronti di una donna rimangono in piedi.

Il pubblico ministero Eugenia Belmonte ha chiesto la condanna ad un anno e quattro mesi di reclusione per l’ex presidente del consiglio comunale Giuseppe Fava. E’ accusato di molestie sessuali ai danni di una lavoratrice del reddito minimo d’inserimento che si è costituita parte civile in giudizio dopo aver sporto denuncia. La richiesta di condanna è arrivata a conclusione della requisitoria condotta dal pm davanti al giudice dell’udienza preliminare Paolo Fiore. Fava e i suoi legali di fiducia, gli avvocati Antonio Gagliano e Rocco La Placa, hanno sempre contestato le accuse ed escluso qualsiasi molestia. Proprio l’avvocato La Placa, nelle sue conclusioni, ha messo in luce come in più occasioni fosse stata proprio la donna a contattare telefonicamente l’imputato che, invece, avrebbe evitato qualsiasi tipo di contatto. Dalle immagini finite agli atti, inoltre, non emergerebbe nessun’anomalia. I due difensori hanno acquisito diversi elementi presentati in giudizio e relativi ad una serie d’indagini svolte sull’intera vicenda. Lo stesso Fava, anche pubblicamente, ha sempre allontanato qualsiasi eventuale ombra legata proprio alla vicenda scaturita dalla denuncia. La difesa ha optato per il rito abbreviato e si ritornerà in aula il prossimo 23 febbraio. In quell’occasione, toccherà all’altro difensore, l’avvocato Antonio Gagliano, esporre le proprie conclusioni.  

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