Progetti e variazioni di bilancio, nuovo tavolo con i revisori: tanti punti da approfondire

 
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Il sindaco Greco e gli assessori Morselli e Liardi

Gela. L’assetto finanziario dell’ente comunale rimane la vera priorità amministrativa, in vista di una fase molto delicata che dovrà culminare nel piano di riequilibrio da trasmettere alla Corte dei Conti. Martedì, in municipio, si è già tenuto un lungo vertice in presenza dei consulenti che stanno seguendo l’evolversi della situazione e che collaborano con la giunta ormai da diverso tempo. Oggi, invece, ci sarà l’ennesimo tavolo con i revisori dei conti che a breve dovranno valutare i riaccertamenti per il rendiconto 2022. Sono soprattutto i progetti che vanno finalizzati e con l’emergenza di bilancio non si può che passare dalle variazioni. L’assessorato lavori pubblici è tra i più esposti, dato che gestisce buona parte delle procedure. Si tenterà di non arretrare rispetto ad iter che vengono considerati irrinunciabili, come i lavori alla scuola “Solito” e il secondo tratto del lungomare Federico II di Svevia. Probabilmente, si ritornerà sul punto dell’uso delle risorse delle royalties estrattive, sulla base peraltro della deroga concessa con una specifica norma approvata dall’Ars. Gli uffici del settore lavori pubblici e l’assessore Romina Morselli che li coordina vogliono chiudere queste procedure già finanziate e avere le risorse necessarie per evitare ulteriori inconvenienti. Bisognerà trovare un’intesa di massima che anche il sindaco Lucio Greco ritiene essenziale. L’amministrazione comunale, attraverso gli uffici finanziari e con il monitoraggio del segretario generale Carolina Ferro, da tempo ha aperto un confronto, non sempre sereno, con i revisori che hanno posto dettami molto rigidi, come riportato nella recente relazione al rendiconto 2021: un’ampia disamina, a tratti assai negativa, dell’evoluzione finanziaria del municipio.

Per la giunta, non si possono stoppare procedure e progetti che altrimenti perderebbero le coperture già autorizzate con i relativi finanziamenti. Lo sblocco degli stanziamenti delle royalties estrattive, dalla parte politica, viene considerato come un passo dovuto. A maggior ragione, nella prospettiva di un piano di riequilibrio che imporrà sicuramente ulteriori restrizioni in un cammino che non sarà affatto in discesa.

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