Scioperi e proteste…e cosa rispunta dopo due anni? Il guayule: Eni pronta alla sperimentazione

 
0

Gela. Con l’avvio della mobilitazione dei lavoratori dell’indotto e di quelli del diretto Eni, ritorna di moda il guayule. L’Eni ritiorna sul guayule. Si tratta di una coltivazione che, stando al protocollo d’intesa di due anni fa, dovrebbe garantire la produzione di lattice di gomma naturale. I manager del gruppo Eni e quelli della controllata Versalis hanno appena comunicato l’avvio dello studio di fattibilità per il tramite di Esa, l’Ente di sviluppo agricolo. “Sulla base dei sopralluoghi tecnici – si legge in una nota della multinazionale – effettuati nei mesi precedenti da Versalis e da Esa, quest’ultima selezionerà tre aziende agricole di sua proprietà, individuando anche i terreni idonei allo studio di fattibilità agronomico insieme a Versalis che fornirà i semi ed i germogli per la coltivazione sperimentale e provvederà all’assistenza tecnica necessaria in tutte le fasi del progetto”. Sono trascorsi due anni da quando le parti dell’intesa raggiunta al Ministero dello sviluppo economico iniziarono a parlare di guayule, tema poi finito nel dimenticatoio. La sperimentazione, così come riferito dai manager Eni, dovrebbe iniziare in primavera.

Il Pd…vuole il campo sperimentale. Quasi contemporaneamente, il gruppo consiliare del Partito Democratico e il deputato regionale Giuseppe Arancio hanno rilanciato, scrivendo al commissario straordinario dell’Esa. In sostanza, hanno sottolineato la possibilità di avviare il progetto guayule tra i campi dell’ex centro sperimentale Campo Olivo, già dotato delle necessarie infrastrutture. Insomma, il guayule è tornato sulla cresta dell’onda.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here