Terapia intensiva, che fine ha fatto? Amministrazione chiede di incontrare i vertici Asp

 
0

Gela. Abbiamo già riferito dei forti dubbi, gli ennesimi, che vengono mossi dall’amministrazione comunale rispetto ai ritardi nell’avvio della nuova terapia intensiva. C’era stato l’impegno del precedente management Asp ad una piena partenza non oltre marzo ma ancora adesso non c’è stata l’accelerata decisiva. Proprio da Palazzo di Città è partita una comunicazione ufficiale che porta le firme del sindaco Lucio Greco e dell’assessore alla sanità Antonio Pizzardi. Chiedono un incontro con il nuovo manager Salvatore Ficarra e con i vertici del “Vittorio Emanuele”. Nella nota, si definiscono “inconsistenti” le motivazioni fino ad oggi addotte per giustificare il mancato avvio. Inizialmente, si ipotizzava, sulla base di ciò che riferi’ il management Asp, che ci fosse l’attesa per gli arredi. È passato ancora del tempo e l’amministrazione, negli scorsi giorni, non ha escluso che potrebbero esserci difformità tecniche, nel collegamento con la sala operatoria. L’intera situazione, per l’amministrazione comunale, confermerebbe la “mancanza di attenzioni ai bisogni della collettività gelese, relegata ancora una volta ai margini della politica sanitaria e assistenziale provinciale”.

La nuova terapia intensiva fu messa in campo con finanziamenti Eni. Doveva essere attivata durante il periodo dell’emergenza Covid. Sono trascorsi quattro anni e si attende ancora: per l’amministrazione, si rischia di mettere ulteriormente a rischio la garanzia del diritto alla salute della collettività locale e del comprensorio. Il grosso punto interrogativo della terapia intensiva si aggiunge al caso dell’elipista che va efficientata, come reso evidente dal caso del paziente costretto al trasferimento a Niscemi per essere poi trasportato a Catania, dove è deceduto. Anche di questo si intenderà discutere con il management Asp.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here