A Palermo gli studenti di Giurisprudenza incontrano i detenuti, Midiri “Momento di crescita”

 
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PALERMO (ITALPRESS) – Gli studenti dell’Università degli Studi di Palermo incontrano i detenuti. E’ l’obiettivo dell’iniziativa dal titolo “Gli studenti incontrano i detenuti. Dialoghi sulla risocializzazione”, promossa dalla Camera Penale di Palermo e accolta con grande sinergia e collaborazione dall’Ateneo e dal Garante per la tutela dei diritti fondamentali dei detenuti della Regione Siciliana, con l’obiettivo che sia un momento di crescita e formazione da entrambe le parti. “Da molti anni abbiamo intrapreso una strada che è quella di diffondere nella società quelli che sono i principi costituzionali di giusto processo, della funzione risocializzante della pena, della funzione della difesa dell’avvocato nel processo e della presunzione di innocenza, temi offuscati da troppo tempo dal populismo giustizialista – ha spiegato Fabio Ferrara, Presidente della Camera Penale di Palermo -. Sono temi che vanno diffusi attraverso un dialogo con tanti parti della società. Siamo già entrati nelle scuole secondarie di secondo grado, aprendo un dibattito e confronto continuo. Adesso abbiamo puntato sull’Università, dove si studia sotto il profilo giuridico, ma entrare nel carcere e avere un colloquio diretto con i detenuti, comprendendo la realtà nella quale loro vivono e cercano di riscattare il loro passato è qualcosa che va visto e vissuto. E’ un’occasione per aprire una finestra sul mondo carcerario, una realtà che è diventata un’emergenza. Non è ammissibile che ancora oggi il carcere venga considerato una sola di discarica sociale, mentre bisogna vedere tra i suoi momenti quello della risocializzazione”. In merito ai troppi suicidi all’interno degli istituti penitenziari: “Quest’anno sono stati 79 i suicidi registrati, tra l’altro di persone che erano entrate in carcere da poco tempo e con una pena da eseguire relativamente breve – ha affermato Ferrara -. Questo deve far riflettere su quello che è l’ambiente carcerario. A nostro avviso attraverso altre forme bisogna recuperare ogni persona. Statistiche ministeriali indicano da tempo che tra tutti coloro che dicono di svolgere lavoro all’esterno o in prova al servizio sociale, vi è una percentuale di recidiva del 2-3%: meno carcere, o comunque una forma di espiazione della pena diversa dal carcere, può essere l’elemento vincente”. L’iniziativa che ha portato gli studenti della Facoltà di Giurisprudenza di Palermo ad incontrare i detenuti “è un momento di crescita, un’opportunità importante”, ha aggiunto Ferrara. “E’ un’iniziativa dal grande valore culturale e formativo – ha sottolineato Massimo Midiri, rettore dell’Università di Palermo -. Serve ai detenuti che devono sentire da loro coetanei un messaggio di speranza per capire cosa c’è fuori dalle sbarre. E diventa un momento formativo per i nostri studenti che affrontano da studenti una condizione di insegnati, perchè di fatto trascinano i loro coetanei in ragionamenti e percorsi importanti. Stiamo cominciando a immaginare una didattica fatta tra coetanei, con un linguaggio che non è accademico. Gli studenti possono mettere in pratica quello che studiano nelle aule, aprendosi al sistema sociale”. Grande soddisfazione ed entusiasmo anche da parte del Presidente del Tribunale di Palermo, Antonio Balsamo: “E’ un passo avanti importantissimo sotto il profilo della sensibilizzazione collettiva. Credo che ne uscirà una città più sicura e umana, attraverso la conoscenza desisteva penitenziario e la conoscenza degli strumenti di risocializzazione dei detenuti. Gli studenti potranno conoscere a fondo la funzione rieducativa, che è una forma di solidarietà. L’Università può avere un ruolo importantissimo perchè non si creano solo le competenze giuridiche ma anche i cittadini di domani”, ha sottolineato Balsamo. All’incontro hanno partecipato anche Giovanni Fiandaca, Professore Emerito di Diritto penale nell’Università di Palermo e Garante dei Diritti dei detenuti della Regione Sicilia, Bartolomeo Romano, Professore Ordinario di Diritto penale nell’Università di Palermo, Rita Bernardini, già Deputato al Parlamento italiano, Patrizia Di Dio, Presidente Confcommercio Palermo, Angela Lo Piparo, Giudice nel Tribunale di Palermo, Ferdinando Di Franco, Tesoriere della Camera Penale di Palermo, Vincenzo Zummo, Past President della Camera Penale di Palermo e Marcello Consiglio, Avvocato della Camera Penale di Palermo.foto xd6 Italpress(ITALPRESS).