Gela. Lascia gli arresti domiciliari e sarà sottoposto all’obbligo di firma. Il fermo di Calogero Peritore è stato convalidato dal giudice Veronica Vaccaro che, però, ha deciso di imporgli una misura cautelare meno afflittiva.
L’arresto effettuato dai carabinieri. In sostanza, Peritore, arrestato negli scorsi giorni dai carabinieri nella zona di Scavone con l’accusa non solo di aver violato la sorveglianza speciale ma di aver spacciato marijuana, avrebbe avuto la disponibilità della droga solo per consumo personale. Una linea sostenuta, nel corso dell’udienza di convalida, dal suo legale di fiducia, l’avvocato Davide Limoncello. La difesa ha fatto leva soprattutto sulla somma di denaro, poco più di cento euro, trovata nella disponibilità del trentaduenne. Una cifra che non giustificherebbe un’eventuale attività di spaccio. Lo stesso Peritore, davanti al giudice, ha confermato di consumare sostanze stupefacenti. Nel corso delle perquisizioni, nascosti sotto il materasso di un letto, sono stati ritrovati circa novemila euro. Un episodio che, allo stato attuale, viene contestato solo ad uno dei familiari del trentaduenne.
