“Agricoltura e dighe? Da Cascino solo campagna elettorale”, Incardona: “Da lui il nulla sul tema”

 
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L'assessore Salvatore Incardona

Gela. “Un attacco da campagna elettorale”, lo definisce così l’assessore Salvatore Incardona riferendosi alle dure critiche che ieri il consigliere Dc Vincenzo Cascino ha mosso a lui e al sindaco Lucio Greco, anzitutto sul tema delle dighe che non garantiscono pieno servizio. Cascino ha parlato di “disinteresse” e “incapacità” dell’amministrazione. “L’attacco scriteriato del consigliere Cascino dimostra, ancora una volta, una voglia spasmodica di campagna elettorale con la consapevolezza di non portare soluzioni alla città, ma solo e soltanto sterili polemiche. Da quell’incontro che lui cita e che per verità di cose ha avuto ad oggetto la richiesta di un intervento minimale sulla diga Disueri – dice Incardona – l’amministrazione comunale non solo si è fatta carico di andare ad esporre i problemi all’assessore regionale Sammartino ma ha anche incontrato i dirigenti dell’assessorato energia e rifiuti, competente per materia, per portare le istanze del territorio con le richieste di intervento. Posso rassicurare il consigliere Cascino che la giunta regionale è pronta a varare delle delibere per gli interventi sulle dighe a seguito delle interlocuzioni avviate con l’amministrazione comunale”.

L’esponente pro-Greco ribalta il fronte e chiama alle proprie responsabilità sia Cascino che la Dc. “Mi chiedo invece cosa ha fatto e proposto il collega Cascino in questi quattro anni proprio per le dighe e di conseguenza per il comparto agricolo, atteso che lui stesso è membro della commissione ambiente ed ecologia che è quella competente a trattare le problematiche con l’assessorato regionale che è proprietario delle dighe. Sicuramente Cascino – conclude l’assessore – verrà ricordato per quello che non ha fatto per il comparto agricolo, se non per qualche intervento di sfogo pre-campagna elettorale. Lo invito invece a coinvolgere il suo partito che è al governo regionale nelle vicende della città, piuttosto che cercare argomenti solo da competizione elettorale”. Dopo l’uscita dalla giunta anche i cuffariani hanno scelto la linea dura verso l’amministrazione e sull’agricoltura in emergenza atavica si muovono importanti interessi dell’intera comunità.

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