Alloggi popolari, Sunia-Cgil: “Stop sfratti, legge prevede tutele per chi ha occupato”

 
0
Sunia e Cgil da tempo chiedono di dare soluzione alla questione abitativa

Gela. Chi ha occupato gli alloggi popolari per bisogno, con i requisiti previsti, va tutelato. L’emergenza abitativa è forte, anche in città. Quello che accade tra le palazzine popolari dello Iacp è noto da decenni e le occupazioni hanno spesso consentito a chi non ne aveva la possibilità di ottenere un tetto, anche in alloggi sfitti. La segreteria provinciale del Sunia, con Giuseppe Lombardo, e quella confederale della Cgil, con Ignazio Giudice, ricordano che anche un recente provvedimento nazionale prevede la sospensione degli sfratti fino al 31 dicembre 2020. Negli ultimi giorni, proprio la Cgil ha rilanciato la questione degli immobili Iacp e delle aree fatiscenti, dove troppo spesso si trovano a vivere centinaia di persone. “Ancora oggi l’emergenza abitativa non è risolta c’è grande preoccupazione per la scadenza del blocco degli sfratti. Diverse convenzioni internazionali riconoscono “il diritto di ogni individuo ad un livello di vita adeguato per sé e per la propria famiglia, ed un alloggio adeguato, nonché al miglioramento continuo delle proprie condizioni di vita”. Ad oggi questo diritto – dicono Lombardo e Giudice – se solo si osserva da vicino la situazione che coinvolge gli occupanti degli alloggi popolari, sembra essere mera utopia. La Cgil e il Sunia sono pronte ad avviare un dialogo con le autorità competenti al fine di far fronte alle esigenze abitative di molte famiglie, a condizione che abbiano i requisiti”.

La disciplina regionale in materia, tra le altre cose, prevede che le famiglie disagiate possano regolarizzare l’occupazione dell’alloggio, purché già occupato al 31 dicembre del 2017.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here