Ammanchi di denaro e fornitori non pagati, il lido alla fine chiuse: a processo uno dei gestori

 
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L'ex lido "Love beach"

Gela. Uno stabilimento balneare gestito in società, almeno prima che venissero denunciati ammanchi di cassa fino a circa 30 mila euro.

A processo davanti al giudice Ersilia Guzzetta, è finito uno dei gestori che si occupava del lido “Madhia”, successivamente ribattezzato “Love Beach”. A segnalare i presunti ammanchi fu un altro ex socio, costituito in giudizio come parte civile con l’avvocato Joseph Donegani. L’imputato, invece, è accusato di appropriazione indebita. In base alle contestazioni mosse dai magistrati della procura, avrebbe prelevato il denaro dalla cassa, utilizzandolo successivamente per effettuare spese personali. Non sarebbero stati pagati, invece, né i fornitori né gli altri creditori. A causa degli ammanchi, il lido sul lungomare Federico II di Svevia chiuse i battenti. L’imputato, difeso dall’avvocato Giuseppe Smecca, dovrà difendersi dalle accuse. Intanto, il dibattimento è stato aperto e rinviato al 12 febbraio, in quell’occasione dovrebbero essere sentiti i primi testimoni. Anche il primo proprietario del lido avrebbe denunciato l’attuale gestore per una serie di presunte irregolarità nella gestione.

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