“Ampliamento Timpazzo viola norme europee”, Corrao: “Commissione Ue ci dà ragione”

 
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La vasca della discarica Timpazzo

Gela. Il progetto di ampliamento della discarica Timpazzo, sul quale la Regione ha già confermato di aver concentrato risorse per circa quindici milioni di euro, viola le norme europee. L’europarlamentare Ignazio Corrao lo conferma dopo aver ricevuto risposta dalla Commissione Ue. Sulla vicenda aveva presentato un’interrogazione. “L’iter per l’allargamento della discarica Timpazzo a Gela è in palese violazione della normativa europea. La Commissione Ue finalmente dà ragione alle nostre preoccupazioni e spinge per un intervento immediato delle autorità locali e nazionali. L’allargamento della discarica – spiega Corrao – è l’ennesimo passo falso da parte degli uffici regionali sulla questione rifiuti. L’operazione risulta in contrasto con un’ampia gamma di norme, a partire dal piano rifiuti della Regione, che vieta qualsiasi autorizzazione per ampliamento nelle zone Rete Natura 2000, fino al piano di gestione del sito e le misure minime di conservazione dei siti Natura 2000, riferite al decreto ministeriale 17 ottobre 2007, all’articolo 5. Inoltre, è gravissimo che la discarica non abbia mai attuato le prescrizioni e inoltre non sia stata prevista una procedura di autorizzazione integrata ambientale Aia per il progetto attuale”. La Regione, attraverso il dipartimento acqua e rifiuti, aveva escluso la procedura Via per il progetto che ha poi consentito un aumento dei conferimenti, che dovrebbe protrarsi fino ad ottobre, a seguito del ridimensionamento del sito di Lentini. Il progetto di ampliamento della discarica, invece, è stato inserito tra quelli che verranno coperti con il Fondo di sviluppo e coesione. Le previsioni fatte dai tecnici del dipartimento acqua e rifiuti danno una linea temporale di realizzazione, fissata al 2023. L’ampliamento prevede la realizzazione di due vasche (F e G), per oltre due milioni di metri cubi di capacità; di un impianto per il trattamento della frazione organica (da ottanta tonnellate al giorno); di un capannone per lo stoccaggio, la trasferenza e la pulizia delle frazioni omogenee secche della raccolta differenziata (anche in questo caso per ottanta tonnellate al giorno).

Corrao ha anticipato il contenuto della risposta anche all’amministrazione comunale, che adesso dovrebbe assumere iniziative. “La Commissione Ue, da me sollecitata – sottolinea l’eurodeputato – risponde in modo chiaro che ‘le autorizzazioni per silenzio assenso non sono di per sé incompatibili con il diritto dell’Unione, ma costituiscono una violazione nei casi in cui il diritto dell’Unione prevede regimi di autorizzazione preventiva o procedure di valutazione che devono precedere la concessione di un’autorizzazione, come nel caso ad esempio della direttiva Via’. Inoltre, la stessa Commissione invita le autorità nazionali, dal Ministero alle autorità regionali, a esaminare la questione e porre immediatamente fine alla violazione. Mi aspetto ora una reazione forte e decisa da parte delle autorità competenti locali e regionali per il rispetto delle regole. Nel frattempo il mio ufficio ha già anticipato la risposta della Commissione Ue all’amministrazione comunale al fine di spronarla a chiedere il rispetto della legislazione”. Per l’europarlamentare, su Timpazzo bisogna fare ancora più luce, come del resto da tempo sottolinea Emilio Giudice, della Riserva Biviere. Una posizione condivisa dal gruppo locale grillino.

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