“Appello è al tavolo dei moderati, stiamo insieme”, Arancio: “Dividersi sarebbe un regalo al centrodestra”

 
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Arancio durante un intervento in assemblea

Gela. “Dividersi sarebbe un errore strategico. Faccio un appello alle forze del tavolo moderato. Bisogna creare un’alleanza compatta che sia la vera alternativa al centrodestra di Meloni e Salvini”. Il commissario del Pd Giuseppe Arancio, in questo periodo impegnato nel lavoro per la coalizione che si presenterà alle amministrative del prossimo anno, non teme fraintendimenti e si rivolge proprio alle forze moderate. Del tavolo, attualmente, fano parte Italia Viva, “Noi moderati”, “Rinnova”, i liberali, i socialisti e il gruppo dell’imprenditore Maurizio Melfa. “Sono certo che ci sia la possibilità di costruire un’alleanza con tutte le forze moderate che non si rivedono nel centrodestra – dice – il nostro lavoro è volto ad un tavolo che si autodetermini anche nella scelta del candidato a sindaco, che sarà l’ultimo passaggio. Il centrodestra, invece, avrà difficoltà a decidere in modo autonomo. Sarà Palermo a stabilire le strategie. Il centrodestra che appare spesso diviso, alla fine riesce sempre a compattarsi, come accaduto a Palermo oppure a Catania”. Il commissario dem insiste sul fatto che “il programma non può essere un orpello”. “Sarà la nostra Bibbia, sia rispetto all’alleanza sia per quanto riguarda il rapporto con la città – aggiunge – amministrare Gela, in questa fase, sarà difficilissimo. Non si possono commettere gli stessi errori che ci portarono a scegliere Greco. Serviranno un sindaco forte e una squadra che sappia gestire i settori. Abbiamo un Comune in dissesto, senza dirigenti ma con il bisogno di non perdere i finanziamenti decretati. La situazione è tutt’altro che facile. Bisogna partire dal programma, realizzabile e possibile. Dobbiamo farlo in tempi brevi. Spero arriveranno riscontri favorevoli dal tavolo dei moderati”.

Arancio ha più volte incontrato i civici di “Una Buona Idea” e “Civico lab”, oltre ai grillini del Movimento cinquestelle. I contatti con il parlamentare Ars Nuccio Di Paola, che sta facendo da stratega dell’alleanza progressista, sono continui. Sono diverse le forze che alla fine potrebbero confluire nel patto progressista-civico-moderato. “L’intesa con queste forze che stanno lavorando per l’alleanza progressista già c’è – dice ancora – aspettiamo solo di finalizzare il documento programmatico. Vogliamo attendere una risposta dal tavolo moderato e poi partire tutti insieme”. L’ex parlamentare regionale, oggi alla guida del Pd cittadino, non sembra avere la frenesia di chiudere prima possibile ma guarda soprattutto ad un confine politico che possa allargarsi, anzitutto ai moderati. Il candidato a sindaco sarà quindi la “nota” finale che dovrà fare sintesi a garanzia della coalizione. “Ogni gruppo sta assumendo anche decisioni interne – conclude – il Pd vuole presentare una lista, della quale abbiamo già una prima bozza, che rappresenti tutte le categorie sociali e i vari mondi di questa città, gli operai così come gli operatori del settore agricolo e fino ad esponenti dell’imprenditoria e dell’associazionismo. E’ sempre stato questo il nostro modus operandi, coinvolgere chi vuole dare un contributo alla città per rilanciarla e non sarà affatto semplice”.

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