Area crisi, operai senza misure a sostegno: sarà trasmessa nota a prefettura, Regione e ministero

 
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Gauci, Calabrese e Pistritto durante il tavolo di oggi in municipio

Gela. Del tavolo sulle misure a sostegno dei lavoratori rimasti fuori dal ciclo produttivo locale, anche a seguito della riconversione della fabbrica Eni, abbiamo riferito nelle scorse ore. Su richiesta dei segretari del settore metalmeccanico, questa mattina il sindaco Lucio Greco ha incontrato i referenti di Fiom, Fim e Uilm e i senatori grillini Pietro Lorefice e Ketty Damante. I segretari Orazio Gauci, Alessio Pistritto e Nicola Calabrese, già in prefettura avevano sottolineato che le coperture per l’area di crisi escludono almeno tredici operai, rimasti senza occupazione e senza ammortizzatori sociali. Per loro la ricollocazione appare piuttosto improbabile. “Non vanno lasciati indietro”, hanno ripetuto questa mattina sindacati e parlamentari. Il sindaco Lucio Greco inoltrerà una comunicazione ufficiale alla prefettura, alla Regione e al ministero. Dovrebbe essere l’inizio del percorso per integrare la normativa che al momento esclude i lavoratori dell’area di crisi locale.

“Vengono lasciati senza tutele quei lavoratori ai quali è scaduta la Naspi ad aprile 2021 e ancora nel 2022. L’unica ragione è la mancanza di continuità con il 2020 – avevano già precisato i segretari di Fiom, Fim e Uilm – perché questi operai hanno lavorato ad intermittenza, a causa delle poche commesse e di situazioni di impossibilità dovute all’area di crisi”. C’è anche chi deve fare i conti con patologie che non gli consentono di lavorare in piena efficienza. Si dovrà andare verso un emendamento alla normativa e su questo versante dovranno agire proprio i parlamentari del territorio. Oggi, erano presenti solo i due senatori grillini Lorefice e Damante, che già avevano portato a Palazzo Madama emendamenti per la mobilità in deroga, poi approvata.

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