“Argo-Cassiopea”, manca autorizzazione comunale: Castania, “ad oggi solo parole”

 
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Castania, Catania ed Emiliani

Gela. L’allarme lo avevano lanciato a metà giugno, al termine di un lungo confronto con i vertici locali di Eni. I sindacati del settore, a settimane da quell’incontro, ritornano a rilanciare forti preoccupazioni per le autorizzazioni che non arrivano e di fatto “congelano” il progetto “Argo-Cassiopea”, il programma sul gas che dovrebbe assorbire la parte più consistente degli investimenti della multinazionale, così come indicato nel protocollo di intesa del 2014. La Riserva Biviere, che opera come ufficio decentrato della Regione per i progetti in aree vincolate, ha rilasciato un parere, con diverse prescrizioni. A Palazzo di Città, invece, quello finale non è stato ancora emesso. Sembra che anche negli ultimi giorni, il vicesindaco Terenziano Di Stefano, che sta seguendo la vicenda, abbia avuto contatti con il dirigente Emanuele Tuccio, che si sta occupando dell’attività istruttoria. Si ipotizzava che il provvedimento potesse essere rilasciato entro fine luglio, ma probabilmente si dovrà attendere. “Sono stranezze che onestamente facciamo fatica a capire – dice il segretario territoriale della Uiltec Maurizio Castania – fino ad oggi, abbiamo sentito solo parole. Più passa il tempo e più il progetto rischia seriamente uno stop che sarebbe devastante, soprattutto sul piano occupazionale. La cosa assurda è che tutto dipende dal Comune, mentre il ministero ha già da tempo rilasciato le autorizzazioni. La preoccupazione c’è”. Castania e i segretari di Fictem e Femca, Gaetano Catania e Francesco Emiliani, da tempo sono impegnati nel confronto con l’azienda, che ha concentrato l’intero progetto su Enimed. I manager hanno sempre confermato la volontà di andare avanti, nonostante lo slittamento dovuto all’emergenza pandemica. In base al cronoprogramma stilato, la base gas del progetto dovrebbe entrare a regime nel gennaio 2024. Nel Pitesai ministeriale, il piano che traccia i nuovi investimenti e conferma quelli già autorizzati, “Argo-Cassiopea” è considerato strategico, anche per le riserve nazionali di gas.

“E’ un giacimento molto importante – aggiunge Castania – far saltare tutto sarebbe di una gravità enorme. Anzi, nell’attuale situazione di Enimed, sarebbe necessario anticipare l’avvio dei lavori e non invece farli slittare. Non possiamo permetterci altri ritardi”. I sindacati attendono riscontri da Palazzo di Città. Senza l’autorizzazione comunale, non possono partire i primi lavori edili.

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