Armati entrarono nell’ufficio postale, vicenda in giudizio: due minori imputati

 
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I carabinieri intervenuti all'ufficio postale di Settefarine

Gela. È arrivata in giudizio la vicenda del colpo messo in atto all’interno dell’ufficio postale di Settefarine. Ne rispondono due minori. Ammisero di essere stati loro ad agire. Questa mattina, difesi dal legale Davide Limoncello, si sono presentati davanti ai magistrati. Il dibattimento verrà aperto a febbraio. Ci sono giudici del collegio che si erano già espressi in fasi precedenti. Durante l’irruzione venne sparato almeno un colpo di pistola. I minori, a seguito dell’arresto, si scusarono e spiegarono di averlo fatto per avere denaro necessario all’acquisto di un altro scooter e per riparare quello usato per l’azione. Il ciclomotore venne abbandonato e fu recuperato dai carabinieri che poi arrivarono ai giovani.

Nel corso delle indagini, riferirono di non aver avuto intenzione di orchestrare altre rapine. Si liberarono anche dell’arma. Nei loro confronti è stato già disposto il rinvio a giudizio. Saranno i giudici del tribunale dei minori di Caltanissetta a valutare le posizioni processuali. Lo scooter risultò di proprietà di un maggiorenne, indagato per favoreggiamento ma in un diverso procedimento coordinato dalla procura locale.

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