Auto incendiata, rogo distrusse la vettura: azione di fuoco fu commissionata

 
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Gela. Andò in fiamme per un’azione dolosa. Un rogo distrusse l’auto usata abitualmente da una funzionaria del tribunale. La polizia arrivò ai due ritenuti mandante ed esecutore materiale dell’azione di fuoco. A conclusione del giudizio di primo grado, due anni di reclusione sono stati decisi per l’imprenditore edile Nunzio Di Caro. In base a quanto indicato dagli inquirenti, avrebbe commissionato il danneggiamento, probabilmente per dissidi lavorativi. Si sarebbe trattato di un atto rivolto esclusivamente al marito della funzionaria pubblica, con il quale pare ci fossero stati dissidi. Ad agire, incendiando l’automobile, il cittadino romeno Ion Baltag. Nei suoi confronti la condanna è di un anno di reclusione. Baltag, difeso dal legale Angelo Cafà, confessò le proprie responsabilità, fornendo una ricostruzione ai poliziotti. La difesa di Di Caro, sostenuta dall’avvocato Giacomo Ventura, ha sollevato diverse questioni sulla possibile nullità delle acquisizioni dalle intercettazioni telefoniche e dal verbale delle dichiarazioni rese dall’altro imputato. E’ stato ribadito che mancherebbero riscontri certi sul coinvolgimento dell’imprenditore.

I coniugi che dovettero prendere atto del rogo dell’automobile sono parti civili, assistiti dall’avvocato Antonio Gagliano. Sia il pm Tiziana Di Pietro sia la stessa parte civile hanno concluso per la condanna di entrambi gli imputati.

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