“Basta tavoli e tavolini alla Regione, siamo allo stremo!”, Legacoop insorge contro Palermo

 
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Gela. “Mentre Eni conferma il piano di investimenti e addirittura anticipa i tempi per l’inizio lavori della Raffineria Verde, dall’altro, la Regione Siciliana continua a convocare tavoli e tavolini per ribadire cose (ammortizzatori sociali) che già sei mesi fa erano state sollevate dalle organizzazioni sindacali recepite dal vice presidente della Regione e mai portate avanti. Siamo allo stremo!”. Lo scrivono alla vigilia della manifestazione nazionale che domani vedrà Gela sfilare in corteo per rivendicare lavoro e salute il presidente di Legacoop Sicilia Leonardo Li Causi e il componente nazionale Giovanni Salsetta.

“Le imprese cooperative dell’indotto Eni chiedono lavoro e non possono più anticipare cassa integrazione e solidarietà. Ci dispiace dire che avevamo ragione, quando nel novembre del 2014 chiedevamo al Governo Nazionale di nominare un commissario che, sentite tutte la parti, potesse portare avanti con celerità, attraverso le conferenze di servizio, il dossier Gela. Ed i 32 milioni di euro delle compensazioni che rimangono, come nelle migliori tradizioni siciliane, oggetto di riunioni (tavoli e tavolini) che partoriscono fantasiose e irrealizzabili iniziative, buone solo a convocare ed a rimandare ad altri tavoli”.

“Forse sarebbe ora che si mettesse fine a questa tragica farsa di cui a farne le spese sono i lavoratori e le imprese e che il Governo Renzi, in questi giorni pesantemente chiamati in causa perfino dal Presidente della Regione per non avere rispettato gli impegni assunti avochi a se il dossier Gela, nomini un commissario con ampi poteri e ritorni a Gela a discutere con i lavoratori e le imprese”.

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