C’era l’inchiesta e la giunta revocò l’appalto da 40 milioni, la prefettura di Modena “riabilita” la Cpl Concordia

 
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Gela. La giunta comunale, ad agosto, decise di revocare l’assegnazione dell’appalto per la gestione del servizio d’illuminazione pubblica. Circa quaranta milioni di euro per vent’anni. La prefettura di Modena “riabilita” la Cpl Concordia. A vincerlo era stato il raggruppamento composto dalle cooperative Cpl Concordia e Consorzio Cooperative Costruzioni, insieme alla gelese Coge Impianti.Su proposta dell’assessore Nuccio Di Paola, si decise per la revoca dopo l’inchiesta giudiziaria avviata nei confronti dei vecchi vertici proprio della Cpl Concordia: l’azienda venne estromessa anche dalla white list della prefettura di Modena. A due mesi di distanza, però, proprio la prefettura emiliana ha deciso di reinserire la Cpl Concordia nella white list. “Con estrema soddisfazione – si legge in una nota della cooperativa – il cda di Cpl Concordia annuncia che è stata formalizzata alla società, dalla prefettura di Modena, larevoca del provvedimento di esclusionedalla white list. La riammissione al mercato costituisce un elemento decisivo per ilfuturo della cooperativache, con il commissariamento, è stata interdetta alla partecipazione a gare pubbliche per oltre 6 mesi. La revoca – di fatto – consente a Cpl di continuare ad onorare gli impegni sottoscritti e di concorrere nuovamente allapartecipazione a gare d’appalto. L’uscita dall’interdittiva – si legge nella nota – è il risultato di unprofondo cambiamentorealizzato in tempi brevi attraverso radicali interventi di discontinuità e rinnovamento. Oggi Cpl Concordia è in grado di riprendere con slancio e determinazione quel cammino di sviluppo interrotto a fine marzo 2015”.

La giunta scelse di revocare l’appalto. Una svolta che, come confermato dai manager di uno dei più grandi gruppi italiani nel settore dei servizi e non solo, dovrebbe permettere a Cpl di rientrare nel mercato. L’azienda aveva già preannunciato una serie di azioni legali contro le amministrazioni pubbliche che avessero scelto di revocare i contratti prima del verdetto definitivo della prefettura di Modena. Ci saranno conseguenze anche a livello locale? Stando agli amministratori del gruppo, “come riportato dalle linee guida dell’Autorità nazionale anticorruzione-Ministero dell’Interno del 27 gennaio, le stazioni appaltanti potranno decidere riguardo alla sorte del contratto solo a seguito del provvedimento del prefetto in ordine alle sopraccitate misure”. L’Autorità nazionale anticorruzione, però, aveva espresso verdetto favorevole rispetto ad una possibile revoca dell’assegnazione milionaria decisa dall’ex giunta Fasulo.

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