Caccia abusiva a Montelungo e nella Piana di Gela, 13 denunce e 10 fucili sequestrati

 
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I fucili sequestrati dai carabinieri.

Gela. Cacciavano illecitamente in aree protette, disturbando la quiete pubblica e la fauna. Le Guardie giurte volontarie del WWF del nucleo provinciale di Caltanissetta congiuntamente ai carabinieri Forestale del Centro Anticrimine Natura di Palermo (Cites) hanno denunciato 13 bracconieri, elevati 7 verbali di accertamento per violazione amministrativa e sequestrati 10 fucili semiautomatici. Ai cacciatori abusivi, titolari di regolare licenza, è stata sequestrata anche la selvaggina uccisa nelle aree protette di Gela e, più in generale, nel territorio nisseno. I bracconieri si sono spinti anche all’interno del parco provinciale di Montelungo, incuranti degli abitanti, e nella Piana di Gela,. E’ questo il bilancio del primo mese di stagione venatoria, iniziata lo scorso 2 settembre e che si concluderà il 31 gennaio 2021.

I reati contestati ai 13 cacciatori sono gravi e vanno dalla caccia in periodo di divieto all’abbattimento e detenzione di specie per le quali la caccia non è consentita oltre all’esercizio della caccia in area protetta, disturbo della fauna in area protetta, introduzione di armi e munizioni in area protetta. Le infrazioni di carattere amministrativo, invece, riguardano prevalentemente la mancata annotazione delle giornate di caccia e dei capi abbattuti sul tesserino venatorio; la caccia in prossimità di strade carrozzabili; la caccia in forma vagante. Il coordinatore provinciale della Vigilanza venatoria e ambientale del WWF, Ennio Bonfanti, denuncia “la carenza strutturale di controlli nel territorio nisseno. Come noto, infatti – prosegue – la vigilanza venatoria istituzionale non è sufficiente, anzitutto in termini di personale coinvolto visto che le forze dell’ordine hanno organici sempre ridotti rispetto alle svariate esigenze del vasto territorio provinciale. In questa battaglia, nonostante la pronta collaborazione delle forze di Polizia quando ne chiediamo l’intervento, ci sentiamo un po’ soli…”.

Prima dell’avvio della stagione venatoria, con alcune note inviate al Prefetto, al Questore ed ai Comandi delle forze di Polizia di Caltanissetta, il WWF aveva sensibilizzato le Autorità sul malcostume venatorio che produce danni gravi alle popolazioni faunistiche ed alla biodiversità, evidenziando come determinate aree della Provincia, quali la Piana di Gela, rappresentino dei veri e propri “black spot del bracconaggio”.

Il WWF, infine, invita la cittadinanza a segnalare alle proprie Guardie – che garantiscono la massima riservatezza nella trattazione delle informazioni ricevute – casi di bracconaggio e ogni attività illecita ai danni degli animali e dell’ambiente e, in generale, tutti quei “crimini di Natura” che minacciano e deturpano il nostro territorio e la sua fauna: si possono inviare le segnalazioni via mail all’indirizzo guardiewwf.caltanissetta @ gmail.com.

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