Carenze al “Vittorio Emanuele” e emergenza Centro salute mentale, “mancano riscontri da Asp”

 
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Greco e Pizzardi

Gela. Le carenze del sistema sanitario cittadino sono all’ordine del giorno e le falle si aprono progressivamente. L’assessore Antonio Pizzardi, dal momento dell’insediamento, ha avviato un’azione istituzionale volta ad ottenere risposte pratiche da Asp. Riscontri che al momento non arrivano. Ancora una volta, di concerto con il sindaco Lucio Greco, ha scritto al management dell’azienda ospedaliera e alla Regione. Anzitutto, spinge per avere risposte effettive sulle richieste di rafforzamento del personale dell’ospedale “Vittorio Emanuele”. Oltre ai reparti carenti, infatti, mancano medici. Già con tre missive consecutive Pizzardi ha indicato la necessità di interventi immediati. Scrive del bisogno di avere un ospedale con una copertura di personale adeguata. Precisa che Asp ha il dovere di “assicurare condizioni uniformi su tutto il territorio di pertinenza”. Ora, si sta sviluppando un’altra emergenza, questa volta in un punto sensibile del sistema locale, il centro di salute mentale. L’unico specialista a disposizione non è più disponibile. “Come si intende sopperire alla sopravvenuta carenza, dato che si tratta di prestazioni e valutazioni sanitarie da rendersi in modo urgente e indifferibile?”, chiede l’assessore.

Per Pizzardi, sono inevitabili delle risposte e non solo sul caso del Centro di salute mentale. Nella missiva, cita il recente avviso di Asp per l’individuazione di dirigenti medici disponibili a prestazioni aggiuntive, finalizzate all’abbattimento delle liste di attesa. Una mossa che genera favore da parte dell’amministrazione ma che ulteriormente fa emergere, secondo Pizzardi e Greco, il bisogno atavico di rafforzare il personale e ampliare la pianta organica, fin troppo carente. In un contesto di deficitarieta’, l’esponente della giunta, sempre nella comunicazione, non trascura quanto fatto da altre Asp, che con regolari avvisi e procedure di gara si sono rivolte a società esterne per coprire servizi a supporto delle attività mediche specialistiche da porre in essere nei presidi ospedalieri. Fondamentale in tal senso è il decreto legge 34/2023 capo II articolo 10. Si prevede un preliminare accordo con l’assessorato regionale. Pizzardi indica questa via come praticabile viste le gravi carenze di personale e qualora le graduatorie siano esaurite. Mancano, tra gli altri, gli anestesisti mentre “un incremento dell’attività chirurgica operatoria” è essenziale per ridurre le liste di attesa. “I pazienti rivendicano quotidianamente il diritto alla salute”, conclude l’assessore nella missiva condivisa e sottoscritta dal sindaco Greco.

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