“C’è un nuovo Pd”, Di Cristina convoca i suoi: “Greco? Alleanza locale…su Eni M5s e Lega assenti”

 
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Di Cristina vorrebbe lanciare un "nuovo" Pd locale

Gela. Nelle ultime settimane, ha preferito tenere un profilo politico piuttosto basso. Il segretario cittadino del Pd Peppe Di Cristina ha però deciso di convocare i suoi. Per domani, è stata fissata una direzione cittadina del partito. Probabilmente, sarà la volta buona per fare un mini bilancio di quanto accaduto, dopo il sì alla coalizione del sindaco Lucio Greco. I dem, oltre ai due consiglieri comunali Alessandra Ascia e Gaetano Orlando, schierano in giunta l’assessore Grazia Robilatte, che ha ottenuto da Greco deleghe istituzionalmente “pesanti”, dai rifiuti al bilancio. Il neo assessore, insieme ad altri candidati alle amministrative (quando il Pd ha preferito schierare la civica “Uniti siamo gelesi”), dovrebbe a breve ufficializzare l’adesione al partito, con tanto di tessera. “I rapporti nella maggioranza sono buoni – dice il segretario – chi aveva pronosticato un ruolo marginale per il Pd, mi pare sia rimasto deluso. Abbiamo l’assessore Robilatte e due consiglieri comunali, senza dimenticare il deputato regionale Giuseppe Arancio. E’ vero, rispetto a quattro anni fa viaggiamo con la metà dei voti in meno, ma siamo in ripresa. L’alleanza con Greco? L’ho sempre detto, è una scelta che riguarda la città e ha carattere locale. Poi, ognuno mantiene i propri riferimenti politici, regionali e nazionali”. Di Cristina sembra aver colto in pieno l’invito, arrivato dal consigliere Ascia, per l’avvio di una nuova fase del Pd locale. “Credo che in passato siamo stati troppo timidi e non siamo riusciti a far passare il messaggio che questo è un nuovo Partito Democratico – continua – fatto da forze fresche, da una nuova generazione. Quelli che hanno causato il disastro, invece, sono ormai tutti nel centrodestra. Faraone? Io sono zingarettiano e non l’ho mai nascosto, ma allo stesso tempo mi reputo un uomo di partito e il segretario regionale è un componente importante del Pd”. I dem, la scorsa settimana, hanno “ospitato” Faraone, nel corso del suo mini “tour” tra le aree dell’isola classificate come Siti di interesse nazionale, a causa del rischio industriale.

“Stiamo preparando una nuova iniziativa sulle bonifiche – spiega ancora – e abbiamo avviato i contatti con i nostri riferimenti nazionali perché vogliamo che si acceleri sull’avvio dei lavori della base gas del progetto “Argo-Cassiopea” di Eni. Vorrei capire, ma la Lega e il Movimento cinque stelle, da oltre un anno al governo, come pensano di assicurare la ricollocazione degli operai dell’indotto? Qual è la loro posizione?”. Il “nuovo” Pd locale, comunque, tenterà di riallacciare i rapporti con i delusi interni. “Nuovo non significa buttare via il vecchio – conclude – Guido Siragusa? Lo ritengo una risorsa e dobbiamo ripartire anche da lui. Personalmente, lo stimo”. Di Cristina sta tentando di ringalluzzire un partito che in città ha seriamente rischiato di sparire, dopo gli anni d’oro delle giunte di centrosinistra.

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