Cimiteri, Greco: “Ci sono soldi per i loculi ma in dieci anni zero programmazione”

 
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Gela. I soldi per l’edilizia cimiteriale ci sono e l’amministrazione comunale vuole usarli per tentare di superare l’emergenza, dovuta all’assenza di loculi. Il sindaco Lucio Greco fornisce i numeri dopo che il Tar ha bloccato le requisizioni e i rappresentanti delle confraternite di Farello si sono rivolti alla procura, al culmine di anni di continue occupazioni dei loculi privati. Secondo Greco, oggi si paga ciò che non è stato fatto in passato. “Nessun amministratore dovrebbe trovarsi di fronte a problemi inaccettabili e mortificanti come quello del caos nei cimiteri. Se a Gela siamo arrivati al punto che non possiamo neanche morire, perché non si riesce a garantire a tutti una degna e immediata sepoltura – dice – qualcuno deve pur avere delle colpe. Io non voglio essere minimamente sfiorato dal pensiero che qualcuno creda che questa emergenza, che offende la mia dignità e quella di tutti i cittadini, sia addebitabile all’attuale amministrazione”. Dal 2015 in poi, secondo quanto riferiscono da Palazzo di Città, ogni anno sono stati lasciati disponibili gli stanziamenti che derivano dalla devoluzione dei mutui per circa 1milione e 50mila euro, soldi ai quali si aggiungono gli stanziamenti sulla competenza del bilancio per 313mila euro circa da utilizzare per lavori inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche per l’anno 2021. Ci sono, quindi, quasi 1,4 milioni disponibili subito, o comunque nel volgere di poco tempo. Dopo l’approvazione del bilancio, inoltre, si capirà se si potranno individuare e sbloccare altre somme. I soldi incassati dal Comune, alcuni anni fa, e versati dalle confraternite sono rimasti in bilancio e, in parte, sono stati spesi per le manutenzioni ordinarie e straordinarie all’interno del cimitero. In bilancio sono previsti i fondi per i cimiteri, ma, secondo Greco, nessuna amministrazione recente si è attivata per usarli. Solo la giunta Messinese aveva avviato le procedure per l’utilizzo delle somme a bilancio con il primo passo amministrativo che consisteva nella individuazione dei tecnici per la realizzazione degli 840 loculi, ma l’iter non è stato mai concluso e definito negli aspetti amministrativi.

“Nel momento in cui ci siamo insediati, – prosegue Greco – abbiamo trovato una situazione che si trascinava dal 2007, con appena 80 loculi realizzati qualche anno fa a fronte di oltre un decennio senza alcun intervento sostanziale e di una programmazione pari a zero. In una tale situazione di emergenza, ci siamo visti costretti a continuare con le requisizioni. Nel frattempo, però, non siamo rimasti con le mani in mano, ci siamo messi all’opera e stiamo lavorando sia per il breve che per il medio e lungo termine. Nell’immediato, abbiamo appaltato e stiamo costruendo 80 loculi prefabbricati che saranno pronti entro l’anno. Per il medio termine, poi, abbiamo riattivato l’iter per 840 loculi e stiamo procedendo ad un inventario di loculi risalenti ai primi del 1900 al monumentale per capire quanti posti si potrebbero liberare dopo aver traslato le salme nell’ossario. Questo, però, ci permetterà di respirare solo per un pò, ed infatti stiamo studiando un ventaglio di ipotesi e progetti, tra cui l’ampliamento di Farello e l’incentivazione della pratica della cremazione, ormai accettata anche dalla chiesa. Il nostro motto è ‘Mai più requisizioni’, vogliamo risolvere il problema definitivamente”. Greco, tra le altre cose, apre alla cremazione, ieri avanzata dai consiglieri di “Libera-mente” Vincenzo Casciana e Pierpaolo Grisanti.

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