Cis, verso interrogazione parlamentare del Pd: “Quale direzione sta prendendo?”

 
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Gela. Sul finire dello scorso anno, si è tenuto un incontro ministeriale sul tema. Non c’era il ministro Raffaele Fitto, che è a capo del dicastero per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, ma c’erano invece funzionari che si occupano del tema del Contratto istituzionale di sviluppo. In quell’occasione, il sindaco Lucio Greco e l’ingegnere Pietro Inferrera, ora amministratore Ghelas ma che ha seguito l’iter del Cis come esperto in pianificazione strategica, hanno esposto tutte le ragioni alla base di uno strumento importante per un’area da tempo attraversata da una dura crisi economica e di investimenti. Sembrava che il nuovo governo Meloni potesse chiudere il cerchio nell’arco di alcuni mesi, in una procedura già attivata con i predecessori. La questione pare destinata a ritornare nel dibattito parlamentare. I dem intendono presentare un’interrogazione, attraverso il vicesegretario nazionale Giuseppe Provenzano. L’ex ministro, oggi deputato, se ne occupò quando guidava il dicastero per il Sud. Si tenne un tavolo in prefettura, a Caltanissetta. I democratici locali vogliono capire a che punto sia la procedura. Greco e Inferrera, a dicembre, hanno spiegato di essere in attesa di una nuova convocazione dal ministero, per la definizione del Contratto istituzionale, strumento che consentirebbe di agevolare investimenti sul territorio, integrandosi con altri capitoli già aperti come la Zona economica speciale e l’area di crisi (anche su questi versanti però i risultati in termini di investimenti al momento non sono esattamente rosei).

“Abbiamo contatti costanti con il vicesegretario nazionale Provenzano – dice il segretario provinciale del Pd Peppe Di Cristina – quello del Cis è un tema che stiamo seguendo fin dall’inizio. Non è chiaro però che tipo di direzione stia seguendo. L’interrogazione servirà ad avere elementi precisi. Pensiamo che il Cis debba essere un trait d’union tra le aree interne e lo sbocco a mare, con Gela come fulcro di uno sviluppo che passa anzitutto dalla via del mare”. Il testo dell’interrogazione pare verrà definito a stretto giro, in attesa di una risposta ufficiale dal governo.

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