“Città 30 e limiti da fare rispettare subito”, Romano (Fiab): “Impegni da subito”

 
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Gela. Limiti di velocità da fare rispettare e soprattutto dovranno esserci impegni concreti per una mobilità sostenibile e una città meno congestionata dal traffico automobilistico. Il vicepresidente Fiab Giuseppe Romano prende atto delle aperture giunte dal sindaco Lucio Greco, a conclusione della riunione tenutasi in settimana. “A seguito dell’incontro avuto con l’amministrazione abbiamo appreso con piacere la piena disponibilità data dal sindaco ad affrontare il tema della città 30 e le problematiche connesse allo sviluppo di un provvedimento di questo tipo. Sicuramente i successivi incontri, promessi dall’amministrazione e auspicati dalla nostra associazione – dice Romano – saranno utili a capire in che modo si orienteranno queste scelte. Nel frattempo, vogliamo chiedere al sindaco che l’apertura espressa si manifesti immediatamente in una serie di interventi che facciano rispettare già adesso tutti i limiti esistenti. Infatti una scelta di questo tipo permetterebbe da subito di migliorare la sicurezza in città. Sottolineiamo come controllare la velocità sia fondamentale. Il Lungomare, per esempio, è per buona parte zona 20 km/h, con ampi tratti di zona 30/40 km/h e con limite massimo a 50 km/h per solo 1 km. Lo stesso dicasi per moltissime altre arterie urbane, dove i limiti a 30 km/h sono già diffusi. Anche il controllo della sosta sarebbe già utile per migliorare la sicurezza stradale e restituire ampi spazi alle persone”.

Una regolamentazione maggiore è ritenuta inevitabile. “Ricordiamo che la sosta sui marciapiedi non è mai consentita, così come non lo è quella in doppia fila, sulle strisce o davanti ai passaggi per le persone con disabilità. Piazza Sant’Agostino, sempre per fare un esempio, è invasa dalle auto nonostante il divieto di sosta sulla piazza. Corso Salvatore Aldisio è intasato dalle doppie file e dalla sosta vietata. Infine, non dimentichiamo, che ci sono zone scolastiche già esistenti e che vengono costantemente violate. Sono solo alcuni esempi di limiti e divieti esistenti che se fatti rispettare darebbero certamente un segnale concreto di tutela dei diritti delle persone. In attesa di un nuovo incontro con l’amministrazione auspichiamo già da oggi un cambio di politica nella gestione della mobilità in città”, conclude Romano.

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