“Civici irresponsabili”, Nuova Dc: “Di Stefano ha sempre lavorato solo per le sue ambizioni”

 
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Cuffaro con Giannone e con l'assessore Giuseppe Licata e il consigliere Vincenzo Cascino

Gela. In questi frenetici giorni stanno cercando di mettere insieme tutti i pezzi di un puzzle politico che dovrebbe fare da “scudo” al sindaco Lucio Greco e salvaguardare i conti dell’ente, almeno per arrivare a fine mandato evitando le sabbie mobili del commissariamento. I cuffariani della Nuova Dc sono però certi che ci sia la volontà dei civici di fare saltare tutto. Lo dicono senza mezze misure e non accettano quanto spiegato dal gruppo dirigente di “Una Buona Idea”, che nel fine settimana non ha escluso l’esistenza di un progetto per “mettere le mani” sulla città, magari con un commissario vicino a Cuffaro e ai suoi. “In politica c’è chi lavora per costruire ponti e abbattere i muri e chi, invece, lavora per distruggere. Questa è la differenza tra la Nuova Dc, partito in crescita e con una forte e qualificata rappresentanza nel governo regionale, e chi spacciandosi per civico – dice il coordinatore provinciale Natino Giannone – persegue interessi solo di tipo personale. Nel pieno di una crisi politica, organizzare una conferenza stampa e lanciare accuse a chi si sforza di rafforzare il quadro politico, appare un’operazione irresponsabile e scorretta sul piano politico”. I cuffariani puntano dritto alle “ambizioni” dell’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano, esponente di riferimento dei civici nella giunta azzerata dal sindaco Lucio Greco.

“Se il vicesindaco avesse avuto veramente a cuore i problemi della città,  avrebbe incoraggiato il nostro tentativo, che per quanto difficile andava necessariamente fatto. Non sappiamo quale sarà l’esito del nostro tentativo – aggiunge Giannone – di sicuro metterà a nudo le contraddizioni di qualcuno e le smisurate ambizioni di qualcun altro, che da sempre ha lavorato contro il sindaco e solo per sé stesso”. I centristi che si rifanno a Cuffaro individuano nell’ex vice di Greco una delle ragioni della crisi politica, mentre i civici hanno già dato la loro interpretazione, parlando di “una Nuova Dc che gioca con le sorti della città”.

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