“Civici? Sembrano convinti del tavolo avviato”, Pizzardi: “Sfiducia è tema che non ci riguarda”

 
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Il coordinatore cittadino di Italia Viva Rochelio Pizzardi

Gela. Il tavolo centrista prosegue. E’ stato avviato per cercare di costruire un’alternativa nell’ottica delle prossime amministrative e “a breve ci sarà una nuova riunione”. Il coordinatore cittadino di Italia Viva Rochelio Pizzardi, che guida il gruppo insieme a Nadia Di Francesco, al momento non sembra temere un eventuale disimpegno dei civici di “Una Buona Idea”, che ieri hanno avuto un primo confronto con i dem (che del tavolo non fanno parte). “A me, gli esponenti di “Una Buona Idea” sono sempre sembrati convinti rispetto allo sviluppo dell’iniziativa che abbiamo avviato – precisa Pizzardi – vedremo chi ci sarà e chi invece preferirà prendere altre direzioni. Noi andiamo avanti”. I renziani stanno organizzando una struttura di partito che lo scorso anno si è messa alla prova, sia con le regionali sia con le politiche. “Il fatto che non ci sarà il partito unico con Azione per noi non è un problema – aggiunge – abbiamo interlocuzioni con esponenti locali che si rivedono in Azione ma in città non c’è una vera e propria struttura del gruppo di Calenda”. La prospettiva non cambia. “L’obiettivo è dare le basi ad un’area di centro che possa poi dialogare con chi avrà la nostra stessa idea di città – dice inoltre Pizzardi – è chiaro che se dovessero presentarsi entità politiche che hanno una visione diversa, non ci sarà alcun presupposto per dialogare. Mi sembra normale. Noi siamo aperti al confronto con chi ci sta”.

Il coordinatore renziano, che sulla linea amministrativa del sindaco Lucio Greco ha spesso espresso dubbi anche quando c’era un rappresentante del partito in giunta, non ha intenzione di intervenire nel dibattito in corso sulla sfiducia. “Ho una mia idea ma non intendo commentare vicende che non coinvolgono direttamente Italia Viva – continua – non siamo presenti in consiglio comunale e sono dinamiche che non ci riguardano. Noi stiamo lavorando per farci trovare pronti. Non è escluso, comunque, che anche nell’eventualità della sfiducia si possa andare al voto solo il prossimo anno. La politica si fa anche fuori dal consiglio comunale e andiamo avanti per una prospettiva futura da dare alla città”.

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