Cresta sugli incentivi delle start-up, Di Modica: “Tolti 5 mila euro per la promozione”

 
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Gela. Un sesto delle somme destinate alla nascita di nuove imprese sono state usate per promuovere il bando “Imprenditoria giovanile Job Start-up” promosso dal Comune, assessore del settore Sviluppo Economico, Simone Siciliano. Il servizio è stato affidato a Ship Lab con un impegno spesa pari a 5 mila euro dei complessivi 30 mila euro destinati completamente a nuove start-up.
A lanciare le pesanti accuse è Angela Di Modica, consigliere comunale che ipotizza l’avvio di “scelte che possono apparire clientelari”. La Di Modica, ignorata alla cerimonia di premiazione insieme agli altri componenti che all’epoca facevano parte della commissione dello Sviluppo Economico (Carmelo Orlando, Vincenzo Giudice e Antonio Torrenti), ricorda che “il bando è frutto della mozione presentata il 6 novembre 2016 in aula la mozione, approvata con parere unanime, che mirava al sostegno delle attività produttive del territorio attraverso la concessione di incentivi e contributi alle microimprese ed alle piccole e medie imprese”.

“All’associazione Ship Lab, con un contributo di euro 5 mila – aggiunge il consigliere Di Modica – hanno affidato l’attività di animazione e sensibilizzazione delle start-up nel territorio. Quelle somme però andavano reperite in altri capitoli del Bilancio. Sin da subito sono stata voce critica del bando – accusa – perché contenente parecchie criticità, tant’è vero che subito presentai un’interrogazione dove esponevo le diverse anomalie emerse. L’importo di 25 mila euro, a mio avviso, era del tutto insufficiente pertanto chiesi all’amministrazione comunale, per incentivare la forma di start-up, di impinguare il capitolo specifico di almeno 100 mila euro per l’anno 2017 e, sebbene promesso in aula dall’assessore Siciliano, ciò non è avvenuto. A questo punto mi è sembrato doveroso farlo in fase di deliberazione del bilancio preventivo 2017 con un emendamento di euro 100 mila che dovetti ritirare perché l’atto fu portato in aula tardivo e fuori termine per eventuali impegno di spesa”. La puntualizzazione sulle presunte anomalie dell’esponente dell’assise civica arriva il giorno dopo la cerimonia di premiazione di 6 start-up e 3 iniziative imprenditoriali già avviate. A ciascuna di quest’ultime sono andati 2 mila euro, 4 mila alle prime quattro classificate, 2mila euro alla quinta e mille euro alla sesta. “In più occasioni ho rilevato che i criteri di assegnazione delle somme previste nel bando job start-up non aiutavano e motivavano i giovani allo slancio della nuova attività produttiva – rincara le accuse il consigliere Angela Di Modica – perchè le spese ammissibili a contributo previste andavano spese fondamentalmente per il pagamento di consulenze quali i servizi di tutoring, costituzione e avvio dell’impresa, elaborazione del piano di sviluppo aziendale, elaborazione di strategia commerciale e redazione e sviluppo del business plan e non per quelle altre spese e costi che gravano fin dall’inizio su un giovane per avviare la propria attività come ad esempio i canoni di locazione, l’acquisto o il noleggio di macchinari ed attrezzature, assicurazioni, materiali di consumo in generale, le utenze per fonti energetiche e comunicazioni. Costi che costituiscono un forte deterrente per chi vuole iniziare una nuova attività”. Inoltre, stando alle accuse del consigliere, sarebbero state cancellate premialità proposte con la mozione, “avevo chiesto di istituire la no tax area – sottolinea Angela Di Modica – che avrebbe previsto il rimborso per almeno un triennio delle imposte e tasse comunali (Imu, Tasi, Tari e Tosap) per tutte le nuove imprese, per le start up innovative e per le attività economiche che procedono con le assunzioni di nuovi lavoratori”. Secondo il consigliere, promotore della mozione, all’epoca dei fatti componente della commissione Sviluppo economico, “è chiaro che queste somme elargite sono dei cittadini e sono state sottratte da altri capitoli di spesa per servizi alla cittadinanza. Questa amministrazione comunale porta avanti le iniziative senza controllo, disattendendo anche le linee guida di chi ha dato l’imput e ne ha previsto le risorse. Poco importa se la sottoscritta non sia stata invitata alla premiazione”.

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