Dal civismo al no dei partiti, Greco: “Proseguo fuori dal consiglio, non appoggerò candidati”

 
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Il sindaco Lucio Greco

Gela. L’annuncio ufficiale ha solo dato riscontro a quanto era ormai evidente, almeno da qualche settimana. Gli spazi di praticabilità politica si sono ridotti al minimo e così il sindaco Lucio Greco, davanti ad una situazione comunque emergenziale per Palazzo di Città, ha deciso che non si ricandiderà. Non ha individuato i presupposti per un progetto finalizzato ad un secondo mandato. Per lui si chiude tutto? “Assolutamente, no – spiega – la politica si può fare anche fuori dal consiglio comunale e senza sedere tra gli scranni dell’assise civica. Anzi, si può fare meglio. Purtroppo, in consiglio si fa solo politica e io nella mia esperienza a Palazzo di Città sono stato impegnato principalmente a far andare avanti la macchina amministrativa, già in condizioni non ottimali. Anzi, non ho avuto modo di relazionarmi politicamente con le entità di quel contesto. Proseguirò, come ho fatto anche in passato”. L’avvocato, cinque anni fa, arrivò in municipio con il vento del civismo che allora gli diede una spinta non indifferente. L’esperimento politico e amministrativo verteva sulla capacità di allineare civici e partiti. I primi scricchiolii iniziarono a manifestarsi già con l’addio del Pd. Poi, man mano, la giunta del sindaco Greco ha cambiato conformazione, in più fasi. Lo scorso anno, se ne andarono pure i forzisti, seguiti successivamente dai civici di “Una Buona Idea”. Di fatto, l’impalcatura iniziale venne meno e già allo start del 2019, alcune forze civiche scelsero di non stare in quell’alleanza. Il tentativo di approcciare il centrodestra non è andato a buon fine. I cuffariani della Dc proposero un piano per portare la giunta nell’area di centrodestra: alla fine non se ne fece nulla. I partiti ufficiali di quella dimensione politica hanno sempre visto Greco come un’opzione da non condividere. Ci sono stati più tentativi da parte del sindaco e del suo entourage politico. Nulla si è concretizzato, seppur i contatti non siano mancati. Ci sono state interlocuzioni istituzionali, sia con il presidente della Regione Renato Schifani sia con l’assessore forzista Marco Falcone.

Ad un certo punto, il sindaco sembrò vicino alla Lega ma anche quella pista non portò ad un’adesione. Nell’ultima fase, Greco ha tentato di vagliare la strada di una condivisione strategica con gli autonomisti dell’Mpa, sulla base dell’invito al confronto sostenuto dall’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo. Pure in questo caso, il sentiero è diventato politicamente impraticabile e gli stessi lombardiani si presenteranno alle amministrative in ordine sparso, divisi principalmente tra l’appoggio ad “Alleanza per Gela” di Scerra e quello alla coalizione di Terenziano Di Stefano. Greco invece ha deciso di non schierarsi. “Sono fuori da qualsiasi impegno di campagna elettorale – conclude – non appoggerò candidati a sindaco”.

1 commento

  1. Nessuno merita l’appoggio del Sindaco. La maggior parte di chi oggi si candida lo ha o abbandonato in corsa o mai aiutato a lavorare meglio e in serenità.

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