Debiti e crisi rifiuti, i sostenitori del sindaco ci provano con il consiglio: “Collaboriamo”

 
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Gela. E’ bastata una “provocazione”, anche piuttosto plateale, organizzata dal gruppo di Forza Italia, per accendere i “cuori” politici dei sostenitori del sindaco. Gli esponenti di Sviluppo Democratico, sulla pagina facebook del movimento di Messinese, si sono lanciati nell’elogio pubblico della pulizia straordinaria effettuata da consiglieri e militanti forzisti sul lungomare Federico II di Svevia. “Sviluppo Democratico, prendendo atto dell’iniziativa dei consiglieri comunali di Forza Italia – scrivono i fedelissimi del sindaco – che si sono spesi per la pulizia del lungomare in considerazione dell’attuale difficoltà economiche del Comune di Gela nel potere operare alcuni servizi, la elogia e propone agli stessi consiglieri comunali di fare forza comune e di ripetere la medesima iniziativa negli altri quartieri della città. Ovviamente l’invito è esteso agli altri consiglieri comunali di tutte le forze politiche e a tutti i cittadini volenterosi che si vogliano spendere per il bene comune”. Insomma, tutti i trenta consiglieri dovrebbero munirsi di arnesi da lavoro e pale per ripulire le altre zone della città. Ma c’è di più, perché il consiglio comunale, da quando Messinese e il suo vice Simone Siciliano si sono insediati a Palazzo di Città, ha sempre stoppato tutti i piani economici finanziari presentati dalla giunta. Così, gli esponenti di Sviluppo Democratico chiedono una sorta di “clemenza” politica, inneggiando alla collaborazione in aula consiliare. “Sviluppo Democratico auspica lo stesso spirito di iniziativa nei lavori d’aula per l’approvazione dei piani economici finanziari necessari per garantire all’ente comune – si legge ancora – l’adeguata liquidità per effettuare le attività di ordinaria amministrazione”.

Sulle spalle della giunta pesano enormi debiti fuori bilancio, generati dalla gestione del servizio rifiuti. Una sequela di servizi aggiuntivi che ha fatto schizzare il conto presentato da Tekra ad oltre dieci milioni di euro. I giudici della Corte dei Conti, in passato, hanno avvisato il sindaco e i suoi, criticando la scelta di forzare la mano con i servizi aggiuntivi, con costi superiori ai sette milioni di euro all’anno, indicati invece nel capitolato d’appalto. La giunta non è riuscita a coprire neanche gli ottantamila euro per pagare le attività di raccolta straordinaria imposta a Tekra, nel tentativo di “liberare” la città dai cumuli di rifiuti, presenti in tutti i quartieri. Cumuli che dopo qualche giorno si sono ripresentati. Il vicesindaco Simone Siciliano ha duramente attaccato lo stesso consiglio, al quale adesso i sostenitori della sua giunta chiedono supporto, e l’ex amministrazione comunale del sindaco Angelo Fasulo. Per il numero due della giunta, gli attuali debiti fuori bilancio sarebbero stati causati da un presunto errore di calcolo risalente al piano economico finanziario di quattro anni fa. In consiglio comunale, sarebbe dovuta arrivare una delibera “correttiva”. Dell’atto, fino ad ora, non si conosce il destino. Ora, Sviluppo Democratico apre ai consiglieri “volenterosi”, nel tentativo di superare una situazione già abbondantemente compromessa.

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