“Dehors regolari”, Di Stefano: “Ordinanze demolizione in controtendenza rispetto alle norme”

 
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Gela. “Non c’era nessun bisogno di emettere ordinanze di demolizione per i dehors. Si dimentica che la normativa scaturita nel periodo Covid è stata prorogata fino al prossimo dicembre”. L’ex assessore allo sviluppo economico Terenziano Di Stefano cita diversi casi, delle ultime settimane, con esercenti che si sono ritrovati destinatari di ordinanze di demolizione per dehors collocati sul suolo pubblico. Provvedimenti dei quali abbiamo riferito. “La novità introdotta dal Milleproroghe, che consentiva l’installazione di dehors a mezzo di una procedura semplificata, oggi è stata convertita in legge e si estende fino al 31 dicembre 2023. Questo significa – dice Di Stefano – che gli esercenti con attività di ristorazione, titolari di concessioni o autorizzazioni per l’utilizzo del suolo pubblico, possono continuare a disporre temporaneamente di strutture amovibili. È stato il decreto “Rilancio” ad introdurre la possibilità di installare dehors con procedura semplificata e queste strutture, anche se restano sul suolo per più di centottanta giorni, possono essere qualificate come interventi di edilizia libera. Si tratta di una deroga che doveva avere una durata limitata e che è stata più volte prorogata. Il decreto “Aiuti ter” ha portato al 31 dicembre 2022 la possibilità di posizionare dehors senza autorizzazione. A fine dello scorso anno, la legge di bilancio per il 2023 ha fissato il termine al 30 giugno 2023. Con l’ultima modifica invece i dehors possono essere installati fino alla fine del 2023, senza le autorizzazioni. Chiaramente, tutti gli esercenti devono essere in regola con i pagamenti. Le ordinanze di demolizione, invece, mi sembrano spropositate. Basterebbe fissare una conferenza di servizi con tutti i dirigenti dei settori interessati per delineare un percorso comune. Anche gli esercenti vanno informati”. Di Stefano esclude che ci siano i presupposti per ordini di rimozione o demolizione.

“E’ vero che generalmente chi realizza dehors senza il preventivo rilascio del permesso a costruire, nei casi in cui è necessario, commette un abuso edilizio e l’opera può essere demolita ma è altrettanto vero che rispetto ai casi registrati in città non ci sono le condizioni. Non si tratta di abuso edilizio – continua – perché la possibilità di procedere senza autorizzazione è la caratteristica principale della procedura semplificata che è quella che consente il posizionamento di dehors sul suolo senza autorizzazione, trattandosi di edilizia libera. Abbiamo fatto tanto per far ripartire le attività commerciali che erano state duramente colpite dalle restrizioni anti-Covid. Abbiamo garantito agevolazioni e un regime di maggiore flessibilità. Ora, invece, non si può passare ad ordinanze di demolizione che vanno in controtendenza rispetto a quello che prevede la normativa in vigore”.

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