Democrazia partecipata ma non troppo, pochi progetti: da due anni si attende la snoezelen room

 
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I materiali per la realizzazione della snoezelen room

Gela. Democrazia Partecipata ma non troppo, il bando voluto dal Comune anche quest’anno ha sancito un vincitore tra i progetti di miglioramento e riqualificazione presentati dai cittadini e scelti dalla città stessa attraverso il voto digitale. Ad aggiudicarsi il finanziamento di 60mila euro che il Comune dovrebbe investire per la realizzazione è stato il progetto presentato da Massimiliano Giorrannello per la Riqualificazione di Piazza San Giacomo e di Corso Salvatore Aldisio. Una vittoria conquistata grazie alle 247 preferenze espresse online dai cittadini a fronte dei 5 voti ricevuti dal secondo progetto in gara che prevedeva un Parco del Sorriso da realizzare su un’area di circa 1.300 mq, nel quartiere Costa Zampogna. E sono proprio i numeri a raccontare la disaffezione e la perdita di fiducia dei cittadini nei confronti di una iniziativa pregevole ma che nei fatti ha portato pochi risultati alla città al di là dei comunicati stampa e degli annunci. Ma vediamo di analizzare bene questi numeri. Al bando di Democrazia Partecipata del dicembre del 2020 furono presentati ben 18 progetti a fronte dei due del 2022.  Nel 2020 furono ben 3678 le preferenze espresse dai cittadini contro le 252 di quest’anno. Ma a cosa si può ascrivere questo crollo della partecipazione in un bando che fa proprio della partecipazione attiva dei cittadini il marchio di fabbrica e l’essenza dell’iniziativa? Il fatto ad esempio che il progetto del 2020, la “Snoezelen Room” più grande d’Europa sia ancora ferma ai box, rimasta impantanata nella burocrazia, almeno fino ad oggi, a causa dell’inerzia della macchina amministrativa. Si è scoperto infatti che il materiale necessario alla realizzazione della stanza sensoriale, dopo tanti ritardi, era stato consegnato nelle prime settimane di agosto e che la ditta aspettava un segnale dal Comune per iniziare i lavori. Segnale che ad oggi non era arrivato, a causa di un impedimento curioso. Tutto sarebbe fermo per la mancanza di una parete divisoria in cartongesso. Grazie alle nostre sollecitazioni qualcosa si sarebbe mosso e dopo l’annuncio dell’ormai ex vicesindaco Terenziano Di Stefano che aveva garantito più di un mese fa che in venti giorni la stanza sensoriale sarebbe stata inaugurata, ancora oggi la “Snoezelen Room” rimane solo sulla carta.

Qualcosa sarebbe cambiato però in questi giorni come conferma il dirigente comunale Tonino Collura. Entro il 2022 dunque, a distanza di ben due anni dalla vittoria del bando, forse la Snoezelen Room verrà aperta al pubblico. Di questo passo, “compatibilmente con la situazione finanziaria dell’ente” come i solerti funzionari comunali si sono affrettati a precisare nel comunicato, la riqualificazione di Piazza San Giacomo dovrebbe vedere la luce non prima del 2024, sempre che la burocrazia non ci metta lo zampino. La partecipazione dei cittadini intanto va a farsi benedire così come la fiducia nelle Istituzioni, e questo forse rimane il problema più grande.

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