Emergenza rifiuti, Arena da Musumeci: al settore ambiente si cambia e Tekra convocata

 
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Gela. L’emergenza rifiuti ha portato il commissario Rosario Arena davanti al presidente della Regione Nello Musumeci. Questa mattina, vertice a Palermo. C’erano lo stesso Arena, il segretario generale dell’ente Salvatore Pignatello e il commissario dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco. “C’è la massima fiducia del presidente rispetto alle misure che stiamo mettendo in campo – dice Arena – martedì convocherò nuovamente la Tekra. Non intendo farmi dettare le regole da nessuno, soprattutto a casa mia”. Negli ultimi tempi, dagli uffici del municipio sono partite sanzioni indirizzate proprio all’azienda campana che gestisce in proroga il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città. “Il presidente – continua il commissario – ritornerà a Gela anche per incontrare la magistratura”. In municipio, intanto, è stato disposto un cambio di guardia al settore ambiente. “Ho autorizzato nuovo personale che prenderà il posto di quello che era in servizio al settore – continua Arena – il dirigente Orazio Marino sta garantendo risultati ma era giusto affiancargli personale diverso”. Un cambio di guardia probabilmente legato alla volontà di gestire i rapporti con Tekra in maniera differente.

I cumuli però continuano a fare bella mostra in strada e dal commissario è arrivata un’altra ordinanza. Questa volta, è previsto un pattugliamento degli agenti di polizia municipale a cominciare dalle 5 del mattino. I tecnici del Comune ritengono che la fascia oraria che va dalle 5 alle 7 possa essere quella durante la quale i trasgressori ne approfittano per abbandonare rifiuti in strada, in assenza di controlli. “Stiamo rafforzando le attività di monitoraggio – conclude Arena – siamo sempre in contatto con Palermo e devo dire che un’ottima collaborazione è assicurata anche dall’Ato Cl2 del commissario Giuseppe Panebianco”. Ulteriori misure dovrebbero essere annunciate entro i prossimi giorni, anche se l’obiettivo dichiarato di Arena è evitare qualsiasi servizio aggiuntivo, che andrebbe a gravare ancora di più sulle casse dell’ente.

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